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Fabio Fazio, le ragioni dell'addio alla Rai: "Non si può far parte di una narrazione altrui"

Fabio Fazio, le ragioni dell'addio alla Rai: "Non si può far parte di una narrazione altrui"

Fabio Fazio ha spiegato sul settimanale Oggi perché lascerà la Rai: "La politica ha pochi riguardi per il bene comune".

Fabio Fazio ha raccontato le ragioni dell’addio alla Rai nella sua rubrica Senza impegno del settimanale Oggi, in uscita giovedì 18 maggio 2023. “Nessun vittimismo e nessun martirologio: detesto entrambe le forme di autocommiserazione. Non è proprio il caso. Semplicemente è andata così: continuerò il mio lavoro altrove e come ogni inizio sarà un’opportunità per inventare cose nuove e nel tempo tentare nuove strade“, ha dichiarato il conduttore.

“La politica si sente legittimata a comportarsi da proprietaria nei confronti della cosa pubblica”

Sul suo sito, Oggi ha anticipato quanto scritto da Fabio Fazio. “Come si sa, è cambiata la narrazione. Ma la narrazione un professionista se la scrive da solo, col proprio lavoro e con il proprio curriculum. Non si può far parte di una narrazione altrui, tanto più se per altrui si intende la politica di chi ha vinto in quel momento. La politica tutta si sente legittimata dal risultato elettorale a comportarsi da proprietaria nei confronti della cosa pubblica con pochi riguardi per il bene comune e con una strabordante ingordigia. E non solo per quel che riguarda la televisione”, ha affermato lo storico volto della Rai.

“La sensazione di essere merce pericolosa non è gradevole”

“Negli anni scorsi ho sperimentato sulla mia pelle che cosa vuol dire essere adoperato come terreno di scontro senza alcuna possibilità di difesa se non quella dei risultati del proprio lavoro. Anche se servono a poco o a niente, soverchiati come sono dalla potenza di fuoco che ti viene scaricata addosso. La sensazione di essere merce pericolosa e non una risorsa della propria azienda non è gradevole. Il mio lavoro consiste nel fare televisione e non nel cercare un faticoso equilibrio con questo o quell’esponente politico a cui chiedere aiuto. Per fortuna non frequento nessuno e incontro ministri ed esponenti di partito esclusivamente nello spazio pubblico della trasmissione che conduco. L’essere un irriducibile provinciale è sempre stata una salvezza“, ha proseguito Fabio Fazio. Il conduttore ha concluso specificando che non avrà mai una parola scortese per la Rai, “parte integrante della mia vita”, come detto anche durante la puntata di Che tempo che fa di domenica 14 maggio.

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