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Fabrizia Di Lorenzo, 10 borse di tirocinio intitolate alla vittima italiana dell’attentato di Berlino

GentiloniSulmona

L' iniziativa annunciata da Gentiloni ai genitori di Fabrizia Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha fatto visita a Sulmona alla famiglia di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne italiana uccisa nell’attentato al mercatino di Natale di Berlino del 19 dicembre. Gentiloni ha promesso ai genitor...

L’ iniziativa annunciata da Gentiloni ai genitori di Fabrizia

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha fatto visita a Sulmona alla famiglia di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne italiana uccisa nell’attentato al mercatino di Natale di Berlino del 19 dicembre. Gentiloni ha promesso ai genitori di Fabrizia che verranno istituite, per garantire l’accesso alle aziende abruzzesi, dieci borse di tirocinio post lauream intitolate a lei, che come i 28enni Valeria Solesin, vittima dell’attentato al Bataclan di Parigi del 13 novembre 2015, e Giulio Regeni, scomparso al Cairo il 25 gennaio scorso e ritrovato cadavere torturato il 3 febbraio sull’autostrada che porta ad Alessandria d’Egitto, apparteneva a quella che l’ex premier Matteo Renzi aveva definito “generazione Erasmus”, esperienza fatta da tutti e tre per poi andare a fare ricerche e a lavorare all’estero, anche considerando la difficoltà di trovare un impiego in Italia, difficoltà conosciuta da moltissimi giovani.

Le borse di tirocinio, ha spiegato la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, saranno finanziate dal Ministero stesso e dall’Università degli Studi dell’Aquila, la cui rettrice, Paola Inverardi, si è detta subito pronta a collaborare all’iniziativa. Fedeli ha auspicato che altri atenei possano fare lo stesso.

Gli studi di Fabrizia

Fabrizia Di Lorenzo aveva un curriculum di tutto rispetto: dopo aver frequentato il liceo linguistico di Vico di Sulmona, aveva preso una laurea triennale all’Università La Sapienza di Roma in Mediazioni linguistico-culturali, poi la magistrale all’Alma Mater di Bologna in relazioni internazionali e diplomatiche, ed un master all’Università Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica. Ha lavorato a Vienna e poi dal 2013 a Berlino: nel 2014 collaborando con Berlino Magazine, il sito degli italiani nella capitale della Germania su cultura ed attualità, e quando è stata uccisa, era una dei 350 dipendenti della “4Flow”, una società di consulenza trasporti e logistica. Una “cittadina esemplare”, aveva definito la giovane Paolo Gentiloni, poco dopo l’annuncio della sua scomparsa da parte del ministro degli Esteri Angelino Alfano.