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Fabrizio Corona esulta: pena dimezzata in Appello

Processo Corona 1

Il processo di secondo grado per i soldi trovati nel controsoffitto termina con una vittoria per Fabrizio Corona, dedicata al figlio Carlos.

Ridotta in Appello, anzi dimezzata, la pena di Fabrizio Corona, condannato per il solo reato di illecito fiscale. Pugni chiusi in segno di vittoria per l’ex paparazzo dei vip, a processo per i 2,6 milioni di euro trovati in un controsoffitto e in delle cassette di sicurezza in Austria. In Aula presente anche il figlio di 16 anni Carlos, nato dal matrimonio con Nina Moric.

Corona condannato a soli 6 mesi

“Chiedo scusa alla Corte e al pg, erano parole di rabbia anche perché mi sono fatto la galera per questa vicenda, ora sono molto più sereno” ha esordito questa mattina Fabrizio Corona davanti ai giudici della Corte d’Appello di Milano. L’imprenditore nel corso dell’ultima udienza si era rivolto infatti al magistrato esclamando “Non ha capito un c….”. L’ex dei paparazzi è imputato per la vicenda dei 2,6 milioni di euro in contanti trovati nel controsoffitto della casa di una sua collaboratrice, Francesca Persi, e in due cassette di sicurezza in Austria. In primo grado, Corona era stato condannato ad 1 anno per illecito fiscale.

La Procura ha però fatto ricorso, contestando nuovamente il reato di intestazione fittizia di beni (caduto davanti alla Corte d’Assise) e prima dell’estate ha chiesto due anni e nove mesi di carcere. I giudici invece hanno deciso di dimezzare la pena inflitta in primo grado, portandola a 6 mesi. Appena letta la sentenza, Fabrizio Corona ha alzato in aria i pugni in segno di esultanza. Mentre i giudici ancora finivano di leggere il dispositivo, si è poi abbracciato con i suoi legali, Ivano Chiesa e Luca Sirotti.

“In totale ho fatto tre anni di galera per questa storia e oggi mi assolvono per i contanti, oggi mi danno sei mesi giusto perché non potevano assolvermi” è stata la prima dichiarazione a caldo per i cronisti presenti. Secco anche il commento dell’avvocato Chiesa: “La Procura di Milano ha fatto una figura orribile, l’intestazione fittizia non è mai esistita”. Per il legale infatti la Procura avrebbe una sola “idea, quella che ‘Corona è un pagliaccio e bisogna buttare via la chiave'”.

La dedica al figlio Carlos

“Dedico questa vittoria a mio figlio” dichiara quindi Fabrizio Corona dopo la lettura della sentenza. Il 16enne stamattina l’ha voluto infatti accompagnare in Tribunale. “Non è un ragazzo che si fa strumentalizzare. Vuole stare vicino al padre, che sta affrontando una fase difficile della sua vita”, aveva precisato Corona prima di entrare in Aula. Proprio in onore di Carlos, l’ex re dei paparazzi ha annunciato infatti che si sarebbe trattenuto dal fare esternazioni.

“C’è mio figlio e voglio rispettare la legge” ha sottolineato. “L’ultima volta quando ho fatto dichiarazioni spontanee ho fatto dei casini immani perché poi non riesco sempre bene a controllarmi – prosegue -. Se le cose saranno dette nel modo giusto dai miei avvocati starò zitto, se poi ci sarà qualcosa che non va spero di avere la forza di parlare nel modo giusto”. per fortuna, non ce n’è stato bisogno.