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Fabrizio Frizzi: “Un amico voleva sostituirlo a ‘L’Eredità”

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Un presentatore che si professava amico di Fabrizio Frizzi, mirava in realtà a “soffiargli” la conduzione de “L’Eredità”, amareggiandolo moltissimo.

A oltre un mese dalla scomparsa di Fabrizio Frizzi emerge un altro retroscena decisamente poco piacevole sul trattamento che la RAI avrebbe riservato al conduttore. Il sito “Dagospia” di Roberto D’Agostino ha riferito un racconto della giornalista Tiziana Lupi al quotidiano “Avvenire”, in merito a una confidenza che Fabrizio le aveva fatto relativamente all’ambito professionale. L’amara scoperta che un collega e presunto amico cercasse di “soffiargli” il posto di padrone di casa de “L’Eredità” o quanto meno di affiancarlo nel programma da lui poi condotto da solo fino a poche ore prima di morire il 26 marzo 2018.

Venuto a conoscenza del brutto “tiro”, il presentatore si era ovviamente molto arrabbiato, non tanto per la trasmissione in sé, quanto perché coinvolta una persona che diceva di volergli bene.

Fabrizio Frizzi

Messo ai margini

Tante volte dalla morte di Fabrizio Frizzi si è detto che il conduttore si era sentito spesso “marginalizzato” dalla prima delle reti italiane. Lo avevano fatto presente alcuni suoi amici e colleghi uscendo dalla camera ardente e nel giorno dei funerali.

Per esempio Gerry Scotti, uno dei principali presentatori di Mediaset e “rivale” di Frizzi per via della fascia oraria delle loro trasmissioni, aveva dichiarato a più riprese che il collega era stato costretto “un paio di volte di dover mandare giù un rospo” professionalmente parlando e ciò probabilmente a scapito non solo della propria carriera ma anche della salute. Tuttavia era riuscito ad andare avanti, rimanendo sempre se stesso.

Il conduttore che di recente ha fatto ripartire “La Corrida“, lo storico programma di Corrado, è uno dei personaggi dello spettacolo secondo i quali l’amico era stato un po’ sottovalutato dalla RAI, perché faceva una televisione “troppo” garbata e perbene.

Scotti ha d’altra parte sottolineato che la gente amava ancora molto questo tipo di servizio pubblico, dimostrandolo con l’immensa commozione per la scomparsa di Fabrizio.

Gerry Scotti

L’attore Kaspar Capparoni, da tempo amico di Frizzi, aveva osservato che sarebbe bene che “mamma RAI” si curasse di più dei suoi figli da vivi, piuttosto che limitarsi a piangerli da morti.

Fabrizio Frizzi

Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, che aveva affermato di non sopportare l’ipocrisia di coloro che avevano “angosciato” Fabrizio Frizzi, ma lo piangevano da morto. Il cantante e presentatore di Ponticino aveva infatti ascoltato sfoghi molto amari dell’amico sul fatto che amasse visceralmente la RAI, ma non si sentisse ricambiato. La ragione, per Pupo, era che questa lavorava solo in funzione dell’azienda senza considerare a dovere gli artisti.

Pupo

Ancora, Giancarlo Magalli, storico conduttore de “I fatti vostri” come Fabrizio Frizzi, aveva puntato il dito contro l’ex direttore di RAI Uno Fabrizio De Noce, definendolo “sciagurato”. Quest’ultimo aveva trovato molto noioso Miss Italia 2001, manifestazione in cui tra l’altro Frizzi conobbe la sua la sua seconda moglie, Carlotta Mantovan, classificatasi al secondo posto. Il presentatore non aveva gradito il rimprovero di Del Noce e per questo avrebbe deciso di andare per un breve periodo la TV di Berlusconi. Poi però era tornato alla “casa madre”. Ora la RAI pensa d’intitolargli lo studio de “L’Eredità”: risarcimento postumo?