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Fabrizio Miccoli si è presentato al carcere di Rovigo: cosa rischia l’ex calciatore?

Fabrizio Miccoli

Fabrizio Miccoli si è presentato al carcere di Rovigo: ecco cosa rischia l’ex calciatore in termini di metodo per scontare la pena comminatagli

Fabrizio Miccoli si è presentato spontaneamente e in anticipo al disposto della Procura al carcere di Rovigo: cosa rischia l’ex calciatore? A contare che la sua è una condanna figlia di un pronunciamento della Suprema nulla di più di quanto non gli sia già stato comminato, ma la situazione di Miccoli è delicata anche per altri motivi

Fabrizio Miccoli nel carcere di Rovigo: l’ex calciatore “anticipa” Procura e Carabinieri

L’ex stella della Nazionale di calcio di cui ha vestito la casacca per 10 volte non ha diritto a misure alternative a quella della privazione delle libertà assoluta e rischia la detenzione effettiva per l’intera durata della pena. Perché? Perché la buona condotta va a far cumulo con un giorno al mese fino alla fungibilità al quinto anno di carcere e Miccoli è stato condannato a tre anni e sei mesi

Perché Fabrizio Miccoli dovrà restare nel carcere di Rovigo senza misure meno afflittive

Poi soprattutto perché essendo stato condannato con l’aggravante del metodo mafioso non può chiedere quei benefici, anche perché la Cassazione stessa aveva ribadito a febbraio di quest’anno che solo per pene fino a tre anni la detenzione in carcere è illegale, e Miccoli è “fuori” di sei mesi.  La condanna all’ex calciatore è arrivata dalla “Suprema” a conferma formale della sentenza di merito emessa nel gennaio del 2020 dalla Corte di Appello di Palermo dopo due richieste di archiviazione della procura, l’imputazione “coatta” del Gip e alcune intercettazioni in cui Giovanni Falcone veniva definito “fango”. 

La vicenda per la quale Fabrizio Miccoli è finito nel carcere di Rovigo

Merito su cosa? Sul controverso ruolo di Miccoli in un’estorsione aggravata dal metodo mafioso con Mauro Lauricella, figlio del vanitoso boss del rione Kalsa Antonino ‘U scintilluni’, fresco di condanna definitiva a 7 anni. Lo scopo era rientrare della somma di 12mila euro da Andrea Graffagnini, allora titolare della discoteca ‘Paparazzi’ di Isola delle Femmine, che fu minacciato e picchiato.