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Facebook, misure anti bufale: scritta ‘falso’ in arrivo

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Mark Zuckerberg ha dichiarato guerra alle notizie false: Facebook bollerà i post come bufale in tutti i casi in cui un’informazione non è stata verificata? Il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, è tornato a parlare del problema della diffusione delle notizie false tramite i social. L’ar...

Mark Zuckerberg ha dichiarato guerra alle notizie false: Facebook bollerà i post come bufale in tutti i casi in cui un’informazione non è stata verificata?

Il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, è tornato a parlare del problema della diffusione delle notizie false tramite i social. L’argomento è divenuto cruciale a seguito della vittoria del candidato repubblicano Donald Trump alle presidenziali Usa 2016 perché, in quell’occasione, secondo molti esperti diverse notizie false riguardanti Hillary Clinton avrebbero allontanato gli elettori da quest’ultima spostandoli verso il tycoon.

Le prime reazioni anti bufale di Google e Facebook

Nell’immediato, Mark Zuckerberg aveva commentato asserendo che, secondo lui – e non si sa se il dato abbia un fondamento statistico di qualunque genere – il 99% dei contenuti che circolano sulle bacheche di Facebook sono veritieri.

Poco dopo, però, era arrivata la notizia che Facebook e Google avrebbero tagliato i supporti pubblicitari per i siti cosiddetti fabbricatori di bufale, mossa che, in qualche modo, sembrava contraddire le precedenti affermazioni di Zuckerberg.

La guerra di Facebook alle notizie false

Ora invece da Menlo Park è arrivata la notizia di una mossa decisa nella lotta alle notizie false. E’ stato anche in questo caso Mark Zuckerberg in prima persona a parlarne, dichiarando che a Facebook si stanno “prendendo misure” contro le bufale. “Di solito”, ha spiegato il fondatore del social, “non condividiamo le informazioni su quello su cui lavoriamo, ma data l’importanza del tema e l’interesse che ha suscitato, voglio illustrare alcuni dei progetti”.

Facebook starebbe in sostanza valutando la possibilità di riportare una specifica dicitura che consenta di individuare subito se una notizia è falsa oppure non è stata verificata. Una sorta di avvertimento agli utenti, in modo che possano valutare le informazioni sulla base di un criterio di affidabilità. “Dobbiamo fare attenzione a non scoraggiare la condivisione di opinioni”, ha però avvertito Zuckerberg, “oppure a limitare l’accesso a contenuti accurati. Non vogliamo essere arbitri della verità, ma vogliamo poter contare su una comunità e su parti in cui abbiamo fiducia”.