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Farmaco biosimilare, cos'è? Ecco alcuni esempi

farmaci biosimilari

I farmaci biosimilari stanno letteralmente facendo il boom tra i consumatori. Ecco cosa sono ed alcuni principali esempi.

In queste ultime settimane si sta facendo un gran parlare del farmaco biosimilare. Questa tipologia di farmaco contiene al suo interno dei principi attivi sostanzialmente simili a quelli che sono contenuti nei farmaci biologici tradizionali. Per questo motivo infatti, almeno nella maggior parte dei casi, non vi è una distinzione in termine di dosi tra le due tipologie di farmaco. Questo per un motivo molto semplice: gli ingredienti e i principi attivi sono, quasi sempre, o similari o addirittura identici.

Farmaco biosimilare

Una volta stabilito che non vi sono sostanziali differenze tra le due tipologie di farmaci è doveroso fare delle importanti precisazioni. Nessun paziente, nemmeno un laureato in medicina, può scegliere di assumere un farmaco biosimilare senza il permesso del proprio medico curante. Questo perché solamente il medico curante può sapere eventuali controindicazioni che si possono presentare assumendo questi farmaci. Una volta appurata questa importante premessa è necessario informare i lettori riguardo un’altra caratteristica importante di questi medicinali. Anche i farmaci biosimilari, esattamente come quelli tradizionali, hanno bisogno di un’autorizzazione all’immissione in commercio. Questa particolare autorizzazione viene rilasciata da un organo internazionale l’Emea.

La sicurezza

Una delle domande principali riguardo questi particolari medicinali riguarda chiaramente la loro sicurezza. In questo senso è doveroso fare una premessa. Tutte le tipologie di farmaci,di conseguenza anche quelli similari, sono monitorate costantemente. Questo avviene anche dopo che viene autorizzato il loro commercio. Secondo la legge europea infatti ogni casa farmaceutica deve in maniera obbligatoria avere un rigido sistema di monitoraggio sulla sicurezza di tutti i farmaci.

Esempi

Uno dei grandi vantaggi del farmaco biosimilare è senza dubbio il prezzo. Per fare alcuni esempi il farmaco Rituximab, noto per le sue grandi qualità antitumorali, nella sua versione originale cosa 2066 euro mentre nella versione biosimilare solamente 1000. Stessa cosa per il farmaco Infliximab ideale contro tutte le malattie autoimmuni. Nella formula originale fiala da 100mg, il prezzo al pubblico è di 515 euro mentre nella versione biosimilare la medesima fiala vien a costare al pubblico 386 euro. Infine medesimo concetto per il farmaco Etanercept, ideale contro le malattie autoimmuni. Nella versione originale, siringhe da 50 mg, il prezzo al pubblico è di 921 euro. In quella biosimilare invece le stesse siringhe costano 629 euro. Come appare chiaro da questi esempi acquistare un farmaco biosimilare risulterà molto conveniente per il paziente. Inoltre, a scanso di equivoci, il paziente non avrà nessuna ripercussione in termine di salute.