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Fauci e la Variante Omicron: “Segnali incoraggianti su sintomi e malattia”

Il professor Anthony Fauci

Anthony Fauci e la Variante Omicron: “Ci sono segnali incoraggianti sui sintomi e sulla severità della malattia, tuttavia bisogna essere prudenti"

Anthony Fauci sulla Variante Omicron è moderatamente ottimista e parla di “segnali incoraggianti su sintomi e malattia”. L’immunologo Usa consigliere della Casa Bianca e del presidente Joe Biden fa il punto della situazione sul ceppo sudafricano e spiega alla Cnn: “Ci sono segnali incoraggianti sui sintomi della variante Omicron e sulla severità della malattia. Ma bisogna essere prudenti”. 

Sulla variante Omicron Anthony Fauci vede “segnali incoraggianti”

L’aumento dei contagi è indubbio, soprattutto nel paese dove il ceppo è stato individuato, il Sudafrica tuttavia il nodo centrale è un altro. Quello cioè per cui i ricercatori del mondo sono all’opera per capire se la Omicron sia più contagiosa, se dia davvero sintomi più lievi e se “buchi” o meno i vaccini

I segnali incoraggianti che Fauci vede sulla Omicron: “Che succederà quanto andrà in competizione con la Delta?”

Ha spiegato Fauci: “La Omicron sta diventando la variante dominante in Sudafrica. È qui negli Usa in almeno 15 stati ed è in almeno 40 nazioni”. Poi Fauci si chiede: “Cosa succederà quando la variante Omicron sarà in competizione con la variante Delta?”. E ancora: “I vaccini che stiamo utilizzando sono diretti al ceppo originario del virus. Stiamo ottenendo una buona protezione contro la variante Delta, in particolare con la dose booster”. 

Anthony Fauci scommette sull’efficacia della booster contro la Omicron e vede “segnali incoraggianti”

Perciò fauci spiega: “Con il booster, ci sarà un livello di protezione probabilmente considerevole anche contro la variante Omicron”. E dal Sudafrica si attendono dati su un altro aspetto: quello per il quale la Omicron abbia determinato un picco di reinfezioni in soggetti già guariti, con un rischio che potrebbe essere doppio rispetto alle varianti precedenti. Lo ipotizza uno studio tuttavia ancora non sottoposto a peer review.