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Federico Secondomè racconta il suo nuovo singolo, "100anni"

Federico Secondomè 100anni

Nell’intervista esclusiva Federico Secondomè ha presentato il suo nuovo singolo, "100anni", e confidato le emozioni che lo hanno influenzato.

Federico Secondomè presenta nell’intervista esclusiva “100anni”, il suo nuovo singolo. Si fa riconoscere per l’originalità e l’autenticità che connota il suo fine cantautorato, fatto di suoni attenti e ritmati, melodie semplici e studiate al contempo, ma anche per le sue parole intime e sensibili. Dopo “nxn è 1 snitch”, il cantautore veronese racconta “100anni”, un brano che si pone in continuità con il precedente e attraverso il quale intraprende un flusso di coscienza di joyciana memoria. In un’atmosfera onirica, i versi si susseguono dipingendo immagini e sensazioni che trasportano l’ascoltatore nel viaggio mentale dell’artista. “100anni” è il secondo singolo estratto dal suo nuovo Ep, sul quale non sono mancate le anticipazioni.

Federico Secondomè racconta “100anni”

Dopo l’approdo in Sugar, Federico Secondomè presenta il suo nuovo progetto, del quale fa parte anche la sua nuova canzone, “100anni”. “Sono le mie prime uscite da indipendente. Non ho etichette che mi stanno seguendo, come invece è successo negli ultimi quattro anni. Sto seguendo un percorso meno artificiale e cerco di essere molto esplicito, usando il linguaggio che voglio e cercando di dare un suono personale alle canzoni. C’è un filo conduttore, che è il mio stato d’animo. Ho voluto rappresentare il mio mood, ne avevo bisogno”, ha spiegato.

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“Voglio confermare quel mondo sonoro nel quale eravamo entrati con “nxn è 1 snitch”. È un po’ come se fosse un trip, che evoca una calma apparente ma che trasuda le mie emozioni attraverso un testo pungente, promiscuo e vero”, ha dichiarato Federico Secondomè parlando di “100anni”. Leva 1995, cantante e autore fonde il suo gusto cantautorale e il linguaggio urban. “Non voglio scendere a compromessi. Voglio palesare le emozioni che vivo. A volte rappresento fin troppe sensazioni in una sola canzone. “Non mi manchi” è la frase fulcro del mio nuovo singolo, quella che dà il via al brano. Mi sento così vicino a una persona che amo, così in confidenza con quella persona, da potermi permette di dire “non mi manchi” in una relazione. La coppia è fatta da due individualità che si intersecano. Non mancano i punti in comune, ma bisogna rivendicare anche l’autonomia di ogni persona”, ha confidato.

Federico ha parlato anche dell’incertezza del momento, che per molti è diventata estenuante, pesante e motivo di un intrinseco spaesamento. Già autore e produttore per diversi artisti come Raphael Gualazzi, Emma Muscat e Greta Menchi, la creatività è il suo cavallo di battaglia. Come sta vivendo Federico un periodo in cui musica e arte sono paralizzate? “Lockdown e limitazioni dettate dall’emergenza coronavirus mi hanno permesso di sperimentare nuovi temi, ma il mondo della musica – dagli artisti ai musicisti fino ai tecnici – è bloccato e non tutelato. Mi sono spogliato dal superfluo e parlo solo dell’essenziale. Non sento blocchi creativi, anzi per me è un periodo estremamente creativo. Il lavoro in studio è stato molto intenso: ho tanti nuovi prodotti nel cassetto, ha commentato.

Il prossimo Ep

“Ho scritto quattro canzoni del mio nuovo Ep insieme a mio fratello. Altre quattro con mio fratello non biologico. Sono tutti brani registrati con l’iPhone e in ognuno cerco di mettermi a nudo. Nel mondo discografico nel quale lavoro paragono la mia sensazione a quella di un marciapiede. Pur essendo calpestato da tutti, il mio ruolo è essenziale. Se non ci fossi io e quelli come me, parte del mondo artistico crollerebbe. Si tratta anche di una provocazione indirizzata proprio al settore della discografia, che troppo spesso non valorizza a sufficienza gli autori. Siamo sempre gli ultimi della lista. Tanti autori che conosco, nonostante i dischi di platico o d’oro, sono tornati a svolgere altre mansioni, perché di cantautorato si fatica a vivere”, ha sottolineato.

Non a caso “la canzone “Marciapiedi” è probabilmente la più rappresentativa del mio nuovo album. Recito: “E se cado a pezzi chi è che tiene i conti, quelli come me, come marciapiedi”. È questa la sensazione che vivo”.