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Felice e Lilly: la storia di un amore impossibile nella Germania nazista

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Amore tra Felice e Lilly nella Germania nazista. Contrastato sia perchè una ebrea ed una tedesca ma anche perchè entrambe donne. I rapporti omosessuali non erano accettati dai nazisti.

Amore impossibile

Alla fine del 1942 in un bar di Berlino Felice e Lilly si conoscono. All’inizio provano l’un l’altra una semplice amicizia che piano piano si trasforma in passione ed amore vero. Felice poetessa anticonformista orfana di entrambi i genitori vive in clandestinità e collabora con la resistenza. Con il suo essere ribelle, ebrea, omosessuale rappresenta tutto quello che il regime nazista odia. Lilly invece è una mamma di quattro figli, casalinga tedesca, ariana. Ha il marito al fronte ed è perfino decorata dal Reich. L’amore per Felice porta Lilly a chiedere il divorzio dal marito e vanno a vivere insieme. La storia viene vissuta con tanta passione anche se la diversità delle due donne le porta a vivere marginalmente alla società. Siamo nel 1944 e le due protagoniste della storia Felice e Lilly stanno rientrando a casa dopo una pedalata. Sull’uscio ad attenderle una spiacevole sorpresa: un ufficiale della Gestapo. Felice è ebrea e capisce subito che gli uomini sono lì per lei. Bacia per l’ultima volta il suo amore Lilly le regala il suo anello e si incammina verso la morte. A dicembre dello stesso anno viene uccisa ad Auschwitz. Aveva solo 23 anni.

Omosessualità

E’ una variante naturale del comportamento umano che porta ad un’attrazione sentimentale e sessuale tra persone dello stesso sesso. Dalla metà del XX secolo l’omosessualità è stata disconosciuta come malattia o crimine. Tutte le nazioni sviluppate l’hanno decriminalizzata. Rimane comunque per loro il sentirsi trattati diversamente e quindi molte coppie nascondono i loro sentimenti.

Omosessualità ed il nazismo

Prima dell’avvento del nazismo in Germania a Berlino erano presenti locali gay. Si poteva praticare il travestitismo in molti locali. Si sviluppò anche un timido movimento lesbico. Nel 1933 incomincio la loro persecuzione da parte del Partito capeggiato da Hitler. Molti omosessuali vennero sottoposti alla sterilizzazione forzata. Gli omosessuali nel corso del regime nazista furono internati in campi di concentramento e sottoposti ad un trattamento molto crudele. A distinguere gli omosessuali dagli altri prigionieri era un triangolo. Rosa per gli uomini e nero per le donne. Lo sterminio degli omosessuali veniva chiamato Omocausto. Tra il 1933 ed il 1945 si stima che 100mila uomini siano stati arrestati come omosessuali. I medici nazisti usavano i gay per i loro esperimenti per scoprire il gene dell’omosessualità. Una volta scoperto ci avrebbero curato i bambini ariani se fossero stati gay. All’interno dei campi di concentramento le lesbiche erano viste come un pericolo ai valori dello stato. Presso il campo di Flossenburg era attivo un bordello dove le lesbiche erano esposte al sadismo ed alle perversioni dei gerarchi. Solo nel 2002 il governo nazista chiese scusa alla comunità gay.

Omosessualità oggi

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L’omosessualità è un dato di fatto la cui esistenza è lontana nel passato. Ma ancora oggi l’uomo moderno preferisce abbassare gli occhi nonostante siano finiti i tempi degli insulti e dei silenzi. Gli omosessuali sono soggetti a forme di persecuzione soprattutto psicologica. Ancora oggi sono definiti e trattati come diversi. A gennaio 2007 è entrata in vigore la legge sull’unione domestica delle coppie omosessuali. Le equipara alle coppie etero per quanto riguarda l’assistenza, il diritto successorio, le assicurazioni sociali, la previdenza professionale ed il diritto fiscale. Quello che non è previsto è l’adozione di bambini o la fecondazione assistita. Da luglio 2017 in 24 stati le coppie omosessuali possono unirsi con il rito delle unioni civili.

Omosessualità in famiglia e scuola

La famiglia che scopre di avere un figlio o una figlia gay o lesbica come reagisce? Fino a qualche anno fa i ragazzi non riuscivano minimamente ad esternare questa cosa e vivevano male. Dover confidare al proprio genitore di essere diverso dagli altri era una cosa improponibile. Andando avanti con gli anni la società ha cambiato l’atteggiamento verso di loro e la situazione è migliorata. Ora i ragazzi hanno meno difficoltà anzi in alcuni casi lo dichiarano apertamente senza nessun timore. Amare una persona è una cosa bellissima e così deve essere anche se l’amore è tra due persone dello stesso sesso. Non tutti purtroppo capiscono questo e additano o ghettizzano queste persone. La cosa più brutta è quando questo succede nei ragazzi giovani che vengono derisi e bullizzati dai compagni. Molti genitori insieme ad associazioni religiose hanno creato una campagna per evitare che nelle scuole si possa trattare l’argomento omosessualità. In Umbria ci sono stati due episodi: un insegnante omosessuale costretto a dimettersi ed un alunno gay preso a calci da un professore. L’associazione Arcigay lancia l’allarme parlando di clima di odio.

Episodi di omofobia

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Una recente indagine condotta da studenti.it ha rilevato dati allarmanti. Episodi di omofobia sono stati denunciati da studenti che li hanno subiti o che hanno direttamente assistito. Il 38% è stato testimone di atti di omofobia tra studenti. Il 12% ha assistito di episodi di professori verso gli studenti e l’8% è stato vittima in prima persona. Quando finirà tutto questo? Ci riteniamo evoluti ma quale persona evoluta deve violentare psicologicamente un altro essere umano perchè non rispecchia lo stesso comportamento? Dio ci ha insegnato ad amare il prossimo come se stessi. Solo questo va ricordato e non va assolutamente giudicato nessuno. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Forse è meglio che le pietre rimangano a terra perchè nessuno di noi è un santo.