L’uccisione della 29enne Giulia Tramontano ha fatto emergere un nodo critico sul diritto alla vita: la morte del piccolo che la giovane portava in grembo e che avrebbe dovuto chiamarsi Thiago avrebbe potuto essere omicidio, al pari della madre? Gli esponenti del centrodestra, proprio su questo proposito, starebbero portando avanti la proposta di Duplice Omicidio. Una proposta di questo genere porta con sé tutta una serie di criticità a cominciare dalla personalità giuridica che un feto dovrebbe avere ipoteticamente.
Femminicidio, duplice omicidio nel caso in cui la vittima uccisa sia incinta: la richiesta del centrodestra
Il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia, interpellato da Adnkronos ha evidenziato: “Personalmente non ho dubbi sul fatto che la vita nasca nel momento del concepimento. La legge attuale prevede la possibilità di abortire entro il terzo mese, dopo di che lo considera infanticidio”. Così invece la deputata di Fratelli d’Italia, Grazia Di Maggio, che ha dichiarato: “Bisognerebbe parlare di duplice omicidio, perché le vittime sono due. Intanto siamo orgogliosi di aver approvato la proposta per la commissione d’inchiesta sul femminicidio, tema cruciale per noi, e continueremo a lavorare in questa direzione”.
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Ravetto (Lega): un terribile duplice omicidio
Non ultimo la responsabile leghista per la pari opportunità, Laura Ravetto, non ha esitato a definire questa drammatica vicenda “un orribile duplice omicidio”. La ministra Eugenia Roccella aveva invece scritto nei giorni scorsi su Facebook: “La legge da sola non basta, senza un cambio culturale, ma può fare tanto e renderla il più efficace possibile è un imperativo categorico di cui avvertiamo tutta la responsabilità”.