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Fentanyl è l'eroina del futuro: minaccia stragi in Italia

Fentanyl

E' "emergenza nazionale" per Trump. Negli Stati Uniti le vittime sono giù 20 mila. E' allarme anche in Europa

E’ una droga che uccide in un solo respiro. Un oppioide sintetico fino a 100 volte più potente della morfina che rappresenta un pericolo reale per chi ne abusa, ma anche per medici e poliziotti. Infatti, l’inalazione di poche particelle può risultare letale. L’epidemia di abuso di oppiacei che da qualche tempo preoccupa gli Stati Uniti non accenna a placarsi. Secondo alcuni dati diffusi dalla US Drug Enforcement Administration, nel 2016 i casi di overdose sarebbero aumentati del 20% rispetto all’anno precedente, con oltre 59 mila decessi dovuti all’abuso di stupefacenti.

L’ultima e più grave minaccia nella famiglia degli analgesici è il Fentanyl, da 50 a 100 volte più potente della morfina. Inizialmente sviluppato negli anni Sessanta per uso clinico, si sta ora diffondendo tra le droghe di strada dove spesso è mischiato e spacciato con eroina o altre sostanze. E alla mafia piace. In ambito clinico è impiegato in cerotti transdermici, lecca-lecca o pastiglie per la terapia del dolore cronico dei malati di tumore. In ambito criminale viene sintetizzato dai cartelli della droga messicani a un costo più basso di quello necessario per produrre eroina, con cui spesso viene mischiato per renderla più potente.

Il cantante americano Prince sarebbe morto il 21 aprile 2016 proprio per un’overdose di Fentanyl, farmaco che assumeva per alleviare il dolore causato da un operazione alla gamba. Il Fentanyl, infatti, è così potente che è facile andare in overdose, anche inavvertitamente. E’ molto difficile dosarne la quantità giusta: quella in grado di uccidere una persona potrebbe essere giusta per alleviare il dolore di un’altra. Non solo stragi negli Stati Uniti: gli esperti dell’antidroga sono sicuri che il Fentanyl e i suoi derivati stanno per invadere l’Europa e l’Italia.

Il Fentanyl, più forte della morfina

Anche se con alcuni anni di ritardo, i fenomeni che si registrano con diffusione massiva negli Stati Uniti arrivano sempre anche in Itaua. Così è stato per le amfetamine e, secondo gli esperti, così sarà per questo farmaco analgesico oppioide sintetico. Si tratta di una piaga difficile da arginare. In Nord America l’abuso di oppiacei è una “emergenza nazionale”. Così l’ha definita il presidente Trump alla luce dei 20 mila morti nel 2016 per overdose solo da Fentanyl. Fino a 100 volte più potente della morfina, è anche 25-40 volte più potente dell’eroina. Le nostre forze dell’ordine possono studiare l’emergenza Usa prima che ci esploda in casa.

“È l’eroina del futuro”, hanno spiegato i carabinieri dell’antidroga milanese. L’allerta è massima. Il Fentanyl, i suoi derivati fentanili, l’ossicodone e simili farmaci oppioidi hanno maggiore potenzialità stupefacente rispetto all’eroina. Più facile quindi creare una dipendenza e morire a causa di un’eccessiva assunzione. Offrono inoltre altri due vantaggi ai consumatori. Sono facili da assumere: basta ingerire una pasticca, fumare o sniffare la polvere. E sono relativamente agevoli da trovare. La produzione infatti, su larga scala, è in grossa parte legale. La super droga poi si perde facilmente tra furti in ospedale, prescrizioni fatte con leggerezza e false ricette fino ai canali illeciti. Si trova online, sottobanco e sulle classiche piazze di spaccio. Da sola, mischiata o in sostituzione dell’eroina.

Fentanyl

Di Fentanyl si parla ampiamente nell’ultima Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Viminale (2017), che riporta gli allarmi lanciati da Europol e Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Nel 2017 le morti per overdose sfortunatamente sono tornate a salire: +9,7% rispetto al 2016. Il sospetto è che abbia contribuito proprio l’ingresso sul mercato nero del Fentanyl.

Allarme in Europa

Le aree più colpite del vecchio continente per ora sono quella scandinava, quella baltica e il Regno Unito, con 46 vittime nel 2017. Nel periodo compreso tra il 2009 e il 2016 sul mercato europeo sono stati identificati 25 nuovi oppioidi, di cui 18 derivati del Fentanyl.

Quest’ultimo nel giro dello spaccio ha diversi nomi gergali: Drop Dead, Flatline, Apache, Great Bear, Tango & Cash, China Girl. Infatti, la Cina è con il Messico il maggior produttore. Mentre tra i derivati il più pericoloso c’è il Carfentanil, uno dei più potenti oppioidi conosciuti, usato come anestetico per gli animali di grossa taglia.

Piace alla mafia

Le organizzazioni criminali hanno fiutato l’affare. A livello internazionale il traffico di Fentanyl è appannaggio del Cartello messicano di Sinaloa. I narcos si occupano dell’acquisto delle molecole, della lavorazione e della distribuzione negli Stati Uniti. I margini di guadagno sono altissimi, molto superiori rispetto alla vendita di eroina. Un chilo di Fentanyl costa alla fonte 4 mila dollari e se ne ricavano un milione di pastiglie che al dettaglio valgono 5 milioni di dollari. Anche da noi si prevede che il fenomeno farà gola alle mafie. Non sono ancora state trovate prove di coinvolgimento sistematico della criminalità organizzata. Tuttavia, le forze dell’ordine non interrompono le ricerche, eseguendo operazioni sistematiche.

Nel marzo del 2017 i carabinieri hanno fermato a San Donato Milanese due iracheni incensurati che spacciavano fuori dai licei. Nel box avevano 2 mila pasticche di ossicodone. Poco tempo prima, nel 2016, in Canton Ticino sono stati sequestrati 40 grammi di Fentanyl. Sul mercato sarebbero diventati 200 mila dosi. I numeri sono allarmanti e prospetterebbero delle vere e proprie stragi. Sempre nel 2016, l’Operazione Fentanyl dei carabinieri e della Procura di Cosenza ha portato a indagare, tra gli altri, sei medici di base. Prescrivevano il farmaco a tossicodipendenti e pusher, tutto a carico del Servizio sanitario nazionale. Un problema, quello della dipendenza dalle sostanze stupefacenti, che in Italia si va a intersecare saldamente con la diffusa illegalità.