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Ferrara, vaccini e green pass falsi dietro compenso: in manette due medici

guardia di finanza

Vaccini e green pass falsi: arrestata anche la collaboratrice dei due professionisti.

Vaccini e green pass falsi dietro compenso: un business creato da due medici di Ferrara in accordo con la loro collaboratrice. Tutti e tre sono finiti in manette da parte della Guardia di Finanza. I due sono ritenuti responsabili di false somministrazioni di vaccini anti Covid-19. In seguito ai pazienti sarebbero state rilasciati cartificazioni altrettanto fasulle per patologie del tutto inesistenti. Le accuse nei confronti dei tre arrestati sono corruzione, falsità ideologica, peculato e truffa aggravata ai danni dello stato. Sono al momento 157 le inoculazioni false accertate, che hanno visto l’ottenimento del green pass nei confronti dei pazienti in questione.

Vaccini e green pass falsi: quanti sono i casi di corruzione accertati

Le false vaccinazioni venivano attestate sotto pagamento di somme che andavano dai 20 ai 50 euro. Le inoculazioni fasulle venivano attuate tramite la semplice simulazione di dell’inserimento dell’ago della siringa nei confronti dei pazienti. In alternativa le somministrazioni avvenivano realmente, ma al posto del vaccino venivano iniettate sostanze quali acqua o soluzione idrosalina. Talvolta il vaccino veniva reso del tutto vano, attraverso operazioni di ricongelamento/scongelamento.

Le indagini

Pare che le indagini da parte degli inquirenti siano iniziate lo scorso dicembre. Già dallo scorso aprile, in pochi mesi, i medici avevano ottenuto un notevole accrescimento di pazienti. con 848 nuovi clienti, di cui 51 provenivano al di fuori della provincia di Ferrara e della regione Emilia-Romagna.