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Figli a 40 anni: oggi è possibile, ma con alcune precisazioni

figli

Avere figli dopo i 40 anni era inconcepibile fino a pochi anni fa. Oggi invece ci sono anche alcuni benefici nell'avere un figlio in età matura.

Negli ultimi tempi si nota sempre più spesso un aumento delle donne che partoriscono il primo figlio a 40 anni. A quell’età, si inizia però a perdere la loro fertilità e ci si dirige inesorabilmente verso la menopausa. Trent’anni fa, il solo pensieri di avere un figlio a 40 anni era inconcepibile. Oggi invece è diventato un fenomeno comune. Se la donna ha quarant’anni, la differenza di età tra genitori e i figli diventa enorme, è evidente. Ma ci sono anche molti benefici nell’avere un figlio dopo i 35 anni di età!

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Prima di tutto, le probabilità di complicazioni durante la gravidanza sono più basse prima dei 35 anni. In secondo luogo, esiste la possibilità che una donna vicino ai 40 anni abbia già sviluppato malattie croniche, come ad esempio il diabete. Dovete ricordare infatti che i vostri problemi di salute rischiano di compromettere il benessere anche del vostro bambino. Pertanto è importante che le “mamme mature” si prendano cura di se stesse, con visite regolari dal proprio medico. Infine, le mamme over 40 hanno maggiori probabilità di incorrere in un aborto spontaneo. Oppure di dare alla luce un bambino con anormalità dei cromosomi, come la sindrome di Down.

A parte questi i rischi, che forse sono già piuttosto noti, ci sono però comunque buone possibilità che tutto vada bene. Una donna 40enne può infatti portare avanti una gravidanza senza particolari complicazioni e far nascere un bambino completamente sano. Il discorso per gli uomini è invece un po’ diverso. Loro infatti possono facilmente diventare padri a qualsiasi età. Il papà più vecchio del mondo ha 90 anni! Ora ne ha 96 e si prende amorevolmente cura dei suoi due figli.

Figli dopo i 40 sì o no?

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Al contrario di quanto si pensi, comunque, esistono dei rischi anche per gli uomini più maturi che diventano papà. Gli uomini, è vero, continuano a produrre spermatozoi per tutta la vita. Ma una volta raggiunti i trent’anni, alcune parti del DNA del seme maschile subiscono una mutazione. Dunque, più l’uomo invecchia, maggiori saranno anche le mutazioni genetiche dello sperma. Che potrebbero anche compromettere la salute del bambino nel momento del concepimento. In tempi passati, molti studi hanno collegato queste mutazioni allo sviluppo dell’autismo. Ma per dimostrare questo assunto non ci sono ancora prove a sufficienza. I papà più anziani sono stati abbinati anche allo sviluppo della schizofrenia, seppure nella percentuale indicativa dell’uno per cento.

Molte persone giudicano chi desidera e decide di diventare genitori a 40 anni e oltre. Questo avviene a causa della loro età, certo. Pensate a un figlio di 20 anni con genitori di 60! Il ragazzo, molto probabilmente, non si è ancora fatto una vita propria, mentre i suoi genitori hanno già bisogno di cure per i loro problemi di salute. D’altra parte, i genitori più avanti con l’età sono anche più stabili. Hanno una carriera avviata, una casa propria, sono socialmente ed emozionalmente più maturi. Sono inoltre maggiormente consapevoli di essere in grado di dare ai propri figli una educazione corretta.

Fatte tutte queste considerazioni, è evidente che ogni caso è unico. Non è sufficiente dire si può o non si può fare, a chi, a 40 anni, decide di avere un figlio.