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Figlia di Schettino contro De Falco: le dichiarazioni

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La figlia di Schettino si scaglia contro De Falco e ribadisce che è stata la sua famiglia la vera vittima della strumentalizzazione dei media.

Rossella Schettino, figlia del noto comandante Francesco Schettino, si scaglia contro Luigi De Falco per essersi ritenuto vittima di una strumentalizzazione mediatica.

Contro De Falco

Era il 13 gennaio 2012 quando, alle 21:45, la nave da crociera Costa Concordia, è naufragata al largo dell’Isola del Giglio dopo avere urtato uno scoglio. L’incidente ha provocato 32 morti e un numero indecifrabile di feriti e dispersi. Per non parlare dei disastrosi danni ambientali e delle difficoltà di recupero del relitto. Con le accuse di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo sono stati fermati il comandante della nave Francesco Schettino e il primo ufficiale Ciro Ambrosio. All’arresto è seguito lo scatenamento dei media. L’attenzione si è concentrata sulle registrazioni delle chiamate di Luigi De Falco a Schettino poco dopo l’impatto e l’abbandono della nave da parte del comandante. ‘Vada a bordo ca..o!’, pronunciata da De Falco al comandante della Concordia, è stata la frase su cui i media hanno insistito maggiormente.

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“Con quella celebre telefonata De Falco crocifisse mediaticamente mio padre” ha affermato Rossella Schettino, figlia 21enne dell’accusato. In un post sul suo profilo Facebook, la ragazza si è scagliata contro De Falco per avere dato quella ormai nota frase in pasto ai giornali. Ha inoltre rivendicato quella tutela che lei e la sua famiglia non hanno mai avuto in seguito all’inizio dell’inchiesta, dopo che il candidato al Movimento 5 Stelle ha dichiarato di essersi sempre sentito una vittima della strumentalizzazione mediatica. Indignata, la 21enne ha anzi affermato che De Falco non si oppose alla divulgazione della telefonata per interesse personale, per ottenere fama e visibilità. Ha ricordato, inoltre, che in merito al caso venne aperto un fascicolo per fuga di notizie “dimenticato chissà dove” e che De Falco accusò Schettino di avere rubato la scatola nera della nave, per poi smentire la notizia il giorno dopo.

In un post successivo, la ragazza ha spiegato per quale motivo ha deciso di aprire il profilo Facebook: dire le cose come stanno. Ha raccontato, infatti, di essersi rivolta al direttore di una nota testata giornalistica per cedere un’intervista, rifiutata dallo stesso. “Vi pare normale che un direttore di giornale risponda dicendo che l’esclusiva è interessante ma che non la pubblica?!”. Rossella si è lamentata del fatto che in questi anni sono comparsi sui giornali titoli denigratori nei confronti del padre e dichiarazioni che Schettino non avrebbe mai fatto. A valanghe le risposte e i commenti.

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