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Figliuolo: "Nessun ritardo sui vaccini da noi. Non ci saranno sospensioni ad agosto"

Figliuolo ritardi vaccini

Le Regioni possono procedere spedite con la campagna vaccinale ed "entro il 30 settembre raggiungeremo l’80% degli italiani". Lo dice il generale Figliuolo.

Mentre il ministro Gelmini raccomanda la vaccinazione contro il Covid-19, allarma la notizia di possibili rallentamenti sulle consegne delle dosi. Dopo il blocco delle prenotazioni in Puglia per il mese di luglio e le difficoltà registrate anche in Toscana, Lazio ed Emilia Romagna, in diverse zone d’Italia si teme un rallentamento della campagna vaccinale. Tuttavia, il generale Figiuolo rassicura che non c’è alcun ritardo sui vaccini nel nostro Paese.

Figliuolo, nessun ritardo sui vaccini

“Le dosi sono sufficienti per procedere spediti nella campagna vaccinale”. A dirlo è il commissario Francesco Paolo Figliuolo, che assicura di raggiungere l’obiettivo dichiarato dell’immunità di gregge entro la fine di settembre. Mentre alcune Regioni rinviano le prenotazioni e altre temono sospensioni nel mese di agosto, il generale controbatte: “Non ce ne sarà alcun bisogno”.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Figliuolo ha precisato: “Se confrontiamo luglio con giugno c’è una flessione del 5% dei vaccini Pzifer e Moderna, non parlerei di ritardi. Tra luglio e settembre avremo un approvvigionamento di circa 45,5 milioni di dosi di questi vaccini, che sono i più usati. A luglio è prevista la disponibilità di circa 14,5 milioni di dosi, rispettivamente 12,1 milioni di Pfizer e 2,4 di Moderna, che assicureranno anche le vaccinazioni eterologhe, per gli under 60 che hanno fatto come prima dose il vaccino AstraZeneca”.

Quindi ha aggiunto: “Se contiamo soltanto i circa 15 milioni di vaccini Pzifer e Moderna, e se aggiungiamo anche il residuo del mese precedente e le seconde dosi AstraZeneca per gli over 60, le Regioni hanno la potenzialità di somministrare complessivamente 500mila vaccinazioni al giorno. A luglio dovremo impiegare AstraZeneca per fare 2,6 milioni di seconde dosi a persone over 60, mentre la gran parte delle altre somministrazioni, intendo prime e seconde dosi, verrà fatta unicamente con Pfizer e Moderna. La quantità di vaccini disponibile, pur con tutte le limitazioni di impiego, ci consentirà di raggiungere gli obiettivi previsti”.

Figliuolo, nessun ritardo sui vaccini: immunità di gregge entro fine settembre

Il commissario Figliuolo continua a perseguire l’obiettivo prefissato: raggiungere l’immunità di gregge in Italia entro il 30 settembre.

Nonostante i timori delle Regioni, ha dichiarato: “Il ritmo è buono, per me parlano i dati. Sabato 3 luglio 2021 abbiamo superato la soglia di 52,6 milioni di somministrazioni. Vuol dire che il 61% dei cittadini ha fatto almeno una dose e il 36% della popolazione anche la seconda. È un risultato pienamente in linea con il piano elaborato a marzo. È un piano flessibile e quindi io sono sicuro di dire che entro il 30 settembre avremo raggiunto l’80% della popolazione”.

Figliuolo, nessun ritardo sui vaccini: le preoccupazioni delle Regioni

Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva espresso la sua preoccupazione per il calo di forniture previsto per il nuovo mese. “Purtroppo a luglio verrà ridotto in maniera abbastanza consistente il numero dei vaccini che ci deve essere trasferito e ciò ci impedirà di concludere la campagna nei tempi che avevamo previsto. Anzi, rischiamo di dover sospendere per un periodo ulteriori prenotazioni, perché si tratta di una riduzione consistente, ha dichiarato.

Anche Raffaele Donini, assessore alla Salute in Emilia-Romagna e alla guida della commissione Sanità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha commentato il temuto ritardo sulle consegne dei vaccini anti-Covid. “Come molte altre Regioni, condividiamo le preoccupazioni per le forniture vaccinali di luglio con le quali, ancora oggi, pur in una situazione da considerarsi dinamica, non pare scongiurato il rischio di rinviare una parte delle prenotazioni“.

A fargli eco è il governatore della Toscana, Eugenio Giani: “C’è la consapevolezza che a luglio i vaccini saranno meno di quelli che abbiamo avuto a giugno: dalle e-mail risulta che saranno un 30-40% in meno. Tuttavia, ha precisato: “Dalle dichiarazioni del generale Figliuolo risulta che saranno invece un 5% in meno. Quindi ho tutta la fiducia che per quanto riguarda le prime settimane non avremo problemi”. Per gli ultimi dieci giorni di luglio, invece, “sono convinto che, avendo detto Figliuolo che c’è solo una diminuzione del 5%, non ci saranno problemi nel confermare le prenotazioni”.

Intanto nel Lazio le dosi disponibili di Pfizer non bastano e, per questo motivo, è slittata la prima somministrazione per 100mila persone. Lo ha spiegato in un’intervista al quotidiano la Repubblica l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato: “Abbiamo avuto una contrazione tra giugno e luglio di quasi il 35%” nelle forniture. “Al momento sul portale regionale le prenotazioni per Pfizer sono chiuse. Poi ci sono i medici di famiglia che hanno ancora un po’ di scorte”, ha aggiunto.

Pierluigi Lopalco ha spiegato la circolare trasmessa alle Asl della Regione Puglia, commentando: “Per il momento abbiamo chiuso tutte le agende per le nuove prenotazioni in attesa di avere certezza sugli arrivi dei vaccini Pfizer a luglio. Garantiremo tutte le seconde dosi e le prime dosi a chi ha più di 50 anni. Nel corso del mese di luglio, appena sarà chiara la situazione delle consegne, riapriremo le prenotazioni”.