Ancora pesanti rovesci sulle Filippine, dove il numero dei morti per il maltempo sale. Nella notte tra 19 e 20 settembre infatti, una nuova frana ha seppellito circa trenta abitazioni. Al momenti i morti accertati sono tre. Il centro delle Filippine è stato colpito dall’inizio dell’estate da fortissime piogge, che hanno già causato enormi danni, gigantesche frane e inondazioni. A Naga, in provincia di Cebu, una parte del monte Isarog è crollata sul paese, seppellendolo con detriti, rocce e fango.
Piogge e frane, la tragica estate delle Filippine
Le Filippine si trovano nella zona equatoriale del Sudest asiatico, nella zona occidentale dell’Oceano Pacifico. Come per ogni zona del globo di area geografica simile, periodicamente è interessata dalle forti piogge stagionali della cosiddetta “stagione delle piogge”. Sembra che quest’anno i rovesci siano stati particolarmente disastrosi: dall’inizio dell’estate si contano diverse frane e morti a causa dei nubifragi.
A partire dal 3 luglio infatti tre cicloni tropicali si sono abbattuti sul paese, costringendo il governo locale a misure di sicurezza estreme. Gli sfollati dalle zone a rischio erano più di 12mila. Le piogge hanno portato non solo le frane, ma anche numerosi allagamenti, che hanno messo in ginocchio città intere.
Nella notte tra il 19 e il 20 settembre le forti piogge hanno fatto altri danni: le pareti del monte Isarog non hanno retto al peso dell’acqua e sono cadute su Naga, seppellendo trenta abitazioni. I morti accertati, al momento, sono tre. Il numero dei dispersi invece non è ancora definito.