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Filippine, film porno su maxischermo: traffico bloccato

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Il maxischermo di un centro commerciale nelle Filippine ha proiettato inaspettatamente un film porno, bloccando l’intenso traffico stradale.

Una vicenda decisamente singolare è avvenuta qualche giorno fa a Makati, nelle Filippine: su un maxischermo sulla facciata di un centro commerciale, sono state trasmesse improvvisamente alcune scene di un film porno, che hanno bloccato l’intenso traffico della zona: gli automobilisti tutti lì a guardare, assolutamente sorpresi, alcuni disgustati e altri che hanno preferito buttarla sull’ironia e riprendere il tutto, magari per poi pubblicarlo sul web – e in effetti il video è diventato virale – Insomma, è proprio il caso di dire che, a fermare il traffico, non è stato il semaforo rosso, ma le luci rosse – e meno male che non ci sono stati incidenti!

Film porno

La giustificazione

I responsabili del centro commerciale non hanno mancato di farsi sentire e dare la loro versione dei fatti sull’increscioso incidente: in particolare hanno accusato degli hacker, che sarebbero entrati, danneggiando il sistema di trasmissione d’immagini sul maxischermo. Tuttavia il dubbio sulla veridicità di questa versione, è lecito.

Il centro commerciale

Il precedente

E’ già capitato che, senza volerlo, immagini di film porno partissero nei posti e nei momenti meno opportuni. Nell’agosto di tre anni fa, in Cina, e precisamente nella città di Lishui, era accaduto un fatto del tutto simile a quello accaduto in questi giorni nelle Filippine, ma in quel caso non erano state accampate scuse: alcuni impiegati del centro commerciale stavano guardando un film hard e non avevano fatto caso di aver collegato le immagini agli schermi a LED esterni alla struttura, la Wandi Plaza. Il film era andato avanti per nove minuti, poi era arrivata la segnalazione ed finalmente era stato spento, però non prima che alcuni passanti lo riprendessero col telefonino.

Casi analoghi

Nel 2017, in diverse parti del mondo, sono accaduti diversi episodi legati all’ “improvvisa” trasmissione di un film porno: a marzo di quell’anno, in Brasile, era successo durante una diretta televisiva, mentre un ospite stava controllando sul tablet i commenti social.

In agosto invece, era stato proiettato un film porno addirittura durante un TG della sera della BBC, alle spalle della giornalista, Sophie Raworth, che stava annunciando un servizio sulla Nazionale inglese di cricket. Un collega stava guardando il filmino sul PC: la regia aveva cambiato immediatamente inquadratura, ma i telespettatori avevano fatto in tempo ad accorgersi di tutto. Sui social c’era stata un’onda di commenti sul caso, che aveva fatto il giro del mondo.

Ancora, tre mesi più tardi, addirittura più di un film porno era stato visto da qualcuno – fortunatamente non da molti – durante la notte dalla vetrina di un negozio di ottica chiuso a Ciudad Real, in Spagna. Tutta colpa di una smart TV lasciata accesa.

Infine, sempre nello stesso periodo, era stato proiettato un film di quel genere addirittura sulla TV della mensa scolastica di un liceo, l’High School di Mount Zion, vicino ad Atlanta, nello Stato americano della Georgia.