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Finage consulting, accesso a fondo Simest soprattutto per fiere e mostre

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Milano, 11 giu. (Labitalia) - Tra le 7 linee previste dal fondo, quella che ha riscosso il maggior interesse è stata la linea 'fiere, mostre e missioni di sistema' con circa il 50% delle domande inviate. Seguono 'patrimonializzazione' (25%), 'e-commerce' (12%) e ...

Milano, 11 giu. (Labitalia) – Tra le 7 linee previste dal fondo, quella che ha riscosso il maggior interesse è stata la linea 'fiere, mostre e missioni di sistema' con circa il 50% delle domande inviate. Seguono 'patrimonializzazione' (25%), 'e-commerce' (12%) e 'inserimento mercati esteri' (10%). A una settimana esatta dalla temporanea sospensione delle prenotazioni per l’accesso al fondo Simest per l’internazionalizzazione (394/81), Finage consulting, tra le società leader nella consulenza integrata in ambito finanziario, con focus particolare sulla finanza agevolata, ha stilato un primo bilancio dell’attività svolta.

Nel breve periodo di apertura del portale, circa 180 imprese nazionali hanno potuto fare richiesta delle agevolazioni previste dal fondo grazie ai professionisti di Finage consulting, che sono riusciti a finalizzare con successo tutte le domande nonostante la chiusura anticipata dello sportello digitale. I settori di provenienza delle aziende assistite sono stati nella quasi totalità dei casi il manifatturiero e l’industriale, per un ammontare totale di finanziamenti agevolati richiesti pari a circa 36 milioni di euro.

"Come Finage – ha sottolineato Marcello Riva, presidente di Finage consulting – siamo estremamente soddisfatti per aver finalizzato tutte le richieste ricevute, nonostante il poco tempo di apertura del portale per le prenotazioni. Siamo rimasti positivamente colpiti dal numero di aziende coinvolte: la misura prevista da Simest ha infatti subito un forte ridimensionamento contributivo rispetto all’anno precedente, ma è comunque risultata di assoluto interesse per le aziende italiane e in particolare per i comparti manifatturiero e industriale che storicamente hanno una maggiore vocazione all’internazionalizzazione. Inoltre, la linea di finanziamento 'patrimonializzazione delle pmi' ha coinvolto circa il 25% delle aziende che abbiamo servito. Considerando l’imprevista assenza di contributi a fondo perduto, riteniamo questo dato particolarmente significativo".