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In arrivo lo scontrino elettronico: come adeguarsi alla normativa

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Il governo continua la lotta contro l'evasione fiscale: dopo la fattura elettronica, è prevista l'introduzione dello scontrino elettronico.

Dopo aver introdotto la fatturazione elettronica, il governo continua la sua lotta contro l’evasione fiscale. A partire da giorno 1 luglio 2019, infatti, i commercianti con volume d’affari superiore ai 400.000 euro dovranno adottare lo scontrino elettronico. Per questi soggetti inizierà la trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. La novità verrà poi estesa a tutti i commercianti a partire dal 2020. Vediamo insieme i dettagli su come funziona e su come adeguarsi all’obbligo di scontrino elettronico.

Scontrino elettronico 2019: le scadenze

La normativa sugli scontrini elettronici rientra nella lotta contro l’evasione fiscale lanciata dal governo giallo-verde. La prima mossa è stata l’introduzione della fattura elettronica; ora, invece, si punta all’abolizione degli scontrini a favore di una certificazione fiscale telematica dei corrispettivi.

L’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi partirà dal giorno 1 luglio 2019. Secondo l’articolo 22 del DPR 633 del 1972, a farne le spese saranno coloro che esercitano attività di commercio al minuto e assimilate, non soggetti all’obbligo di fatturazione elettronica. I primi a doversi adeguare, nel mese di luglio, saranno i commercianti con volume d’affari superiore a 400.000 euro. La scadenza slitta, invece, al 1 gennaio 2020 per tutti i titolari di Partita IVA. Tutto questo sarà accompagnato dalla cosiddetta lotteria degli scontrini.

Cosa è la lotteria degli scontrini

Molti commercianti sono spaventati da questo cambiamento. In realtà, però, non ci sarà una vera e propria rivoluzione. Ogni volta che acquisteremo un oggetto in un negozio ci verrà rilasciato, come avviene ora, uno scontrino in formato digitale. La vera novità, però, sarà la trasmissione di una ricevuta telematica direttamente all’Agenzia delle Entrate. Su questa ricevuta saranno riportati una serie di dati: partita IVA, importo, data di emissione, matricola e logotipo. In questo modo l’ente potrà confrontare l’ammontare degli incassi con l’Iva pagata. Si tratta di un metodo efficace per combattere l’evasione fiscale.

Scontrino elettronico 2019: il bonus fiscale

Per adeguarsi all’obbligo di emissione dello scontrino elettronico, i commercianti dovranno dotarsi di registratori di cassa telematici. Questi strumenti, infatti, permettono la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi in modo elettronico all’Agenzia delle Entrate. L’acquisto comporta una spesa onerosa: si stima una spesa di circa 800 euro, ma esiste anche la possibilità di adeguare i vecchi registratori. A questo riguardo è stato introdotto un credito di imposta pari al 50% della spesa sostenuta. La somma massima di questo bonus ammonta a 250 euro per i dispositivi nuovi, mentre l’adeguamento dei vecchi permette di usufruire di un buono di 50 euro. Questo credito potrà essere utilizzato in compensazione tramite il modello F24 a partire dalla prima liquidazione dell’IVA successiva al mese in cui è avvenuto l’acquisto o l’adeguamento del registratore.