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Alitalia, Patuanelli: la presenza dello Stato è necessaria

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Il titolare dello Sviluppo Economico: non significa che questa situazione durerà per sempre o che pensiamo di entrare nei cda

“Non mi immagino un’Alitalia che fra 10 anni sarà al 100% in mano al Mef, ma ora è necessario che ci sia lo Stato come lo è per l’Ilva e nell’acciaio perché c’è una fragilità”. Lo ha affermato davanti alla commissione attività produttive il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli. “Questo non significa entrare nei Cda o decidere i piani industriali” ha aggiunto Patuanelli. La compagnia aerea ha recentemente avuto il via libera dall’Ue e dalla commissaria Vestager a un finanziamento da 199 milioni per far fronte all’emergenza dovuta alla pandemia di Coronavirus.

Alitalia, Paita: commissione Trasporti e Parlamento non sono spettatori passivi

“Su Alitalia la commissione Trasporti e il Parlamento non intendono svolgere il ruolo di spettatori passivi”. Lo ha dichiarato Raffaella Paita, presidente della commissione Trasporti della Camera, a proposito del ciclo di audizioni in corso su Alitalia. “Tra ieri e oggi abbiamo audito la ministra De Micheli, il presidente Francesco Caio e l’ad Fabio Lazzerini. Proseguiremo quindi con altri ministri e il commissario Giuseppe Leogrande. Il lavoro punterà ad approfondire nel dettaglio i contenuti del Piano industriale. L’obiettivo sarà quello di mettere il Parlamento in condizione, attraverso una piena consapevolezza della situazione, di fornire delle valutazioni. Per ora accogliamo con interesse l’avvio del processo di risanamento e di ristrutturazione aziendale. L’azienda, tuttavia, ha bisogno delle alleanze necessarie a garantire una solida prospettiva industriale” ha aggiunto la Paita.

Alitalia, Fassina: assorbire i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria

“Il piano industriale della newco Alitalia deve avere alcuni obiettivi imprescindibili: una sostenibile compagnia di bandiera, ossia un’azienda adeguata a promuovere l’interesse nazionale, quindi no a un vettore regionale associato a una grande compagnia aerea europea o internazionale; l’assorbimento nella newco di tutte le lavoratrici e i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria, nessun abbandono di personale nella bad company”. Lo ha affermato il deputato di LeU Stefano Fassina intervenendo nel corso dell’audizione di Caio e Lazzerini sulle prospettive di sviluppo di Alitalia in commissione Trasporti a Montecitorio. “Oltre al piano industriale è decisiva anche a regime, dopo la scelta di un partner industriale, una presenza pubblica significativa nel capitale della newco. Infine, sono fondamentali i fattori di contesto: arginare il dumping sociale attraverso il contratto collettivo nazionale di lavoro per chiunque operi in Italia; un piano nazionale aeroporti che eviti, da un lato, sussidi insostenibili alle low cost e, dall’altro, tariffe ingiustificabili al concessionario dell’hub di Fiumicino” ha aggiunto Fassina.