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Codacons, esposto sul caos vaccini in Lombardia

rienzi codacons

Davanti alle Procure di Milano, Cremona, Como, Monza e Varese, nonché alla Corte dei Conti della Lombardia e all’Anac

Raffica di denunce del Codacons per il caos delle vaccinazioni in Lombardia. Come annunciato nei giorni scorsi, sul caso della piattaforma Aria andata in tilt l’associazione presenta oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Milano, Cremona, Como, Monza e Varese, nonché alla Corte dei Conti della Lombardia e all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

“Un dato di fatto ormai acclarato è che il sistema Aria non sta funzionando come dovrebbe. I disagi sono evidenti e se si continuasse in questa direzione il pericolo potrebbe essere quello di portare l’intero sistema delle prenotazioni al collasso – scrive il Codacons nell’esposto – Per mettere a punto il “metodo Aria” sono stati utilizzati soldi pubblici, che quindi risulterebbero di fatto sprecati. Proprio sotto tale ultimo aspetto non può non evidenziarsi che le sulle circostanze emerse potrebbero ravvisarsi profili di rilevanza penale in merito, in particolar modo, la fattispecie di reato prevista e punita dall’art. 331 c.p. “Interruzione d’un servizio pubblico o di pubblica necessità”. Ai sensi di tale articolo viene punito “Chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio”. Tale fattispecie ritrova la sua ratio, oltre che nella tutela dei bisogni essenziali dell’individuo, nel buon funzionamento della P.A. che deve garantire un continuo, regolare ed efficiente funzionamento dei servizi pubblici e di pubblica utilità.
L’impossibilità per gli operatori sanitari di somministrare il vaccino lede il diritto alla salute della collettività che subirà le conseguenze negative di un rallentamento nel piano vaccinale ben delineato nelle sue fasi e nelle sue tempistiche. Tali condotte, se verificate, potrebbero quindi costituire ipotesi penalmente rilevanti e in particolare quella di interruzione di pubblico servizio nonché responsabilità erariali stante l’ingente investimento pubblico destinato per tale procedura rivelatosi poi fallace e la presunta decisione di abbandonare tale sistema con conseguente spreco di risorse pubbliche”.

Per tale motivo il Codacons chiede alle Procure, all’Anac e alla Corte dei Conti della Lombardia, ciascuna per gli ambiti di propria competenza, “di voler predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto, verificando il configurarsi di eventuali illeciti nelle condotte descritte in narrativa e conseguenti responsabilità con particolare riferimento all’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio di cui all’art. 331 c.p. ovvero responsabilità erariali in relazione al malfunzionamento del sistema pubblico di prenotazione predisposto dalla Regione Lombardia anche avuto riguardo all’affidamento della procedura il relazione ai principi di economicità, efficacia, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità”.

Il Codacons invita infine tutti i cittadini della Lombardia che abbiano subito ritardi o problemi con le vaccinazioni a segnalare il proprio caso all’associazione.