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Fine del coprifuoco, quando potrebbe terminare? La richiesta delle regioni al governo

fine coprifuoco

La fine del coprifuoco è strettamente legata alle riaperture di locali ed eventualmente cinema e teatri nella zona serale.

La linea delle Regioni è quella di chiedere al Governo una programmazione delle riaperture. La possibilità di aprire ristoranti e locali nelle ore serali, porterebbe automanticamente a una revisione o addirittura alla fine del coprifuoco alle 22:00. 

Quando la fine del coprifuoco?

Nell’incontro previsto nel pomeriggio con il governo, le Regioni metteranno sul tavolo le loro proposte che riguardano principalmente la richiesta di  un calendario e un protocollo di regole per le riaperture, anche in vista di un progressivo aumento della campagna vaccinale.

Riaprire i ristoranti nelle ore serali

Una delle proposte riguarda la possibilità di riaprire i ristoranti nelle ore serali quando saranno reintrodotte le zone gialle, sfruttando gli spazi all’aperto. Una eventualità proposta anche dal Direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova Matteo Bassetti nel corso di un’intervista al giornale open.

Ovvio che aprire di nuovo al pubblico i ristoranti di sera, porterebbe automanticamente a una revisione dell’orario del coprifuoco, che dalle ore 22:00 potrebbe slittare fino a mezzanotte, per dar modo ai clienti dei locali di tornare a casa.  Il punto è che forse un coprifuoco dalla mezzenotte alle cinque del mattino non avrebbe molto senso, pertanto il coprifuoco potrebbe addirittura essere eliminato del tutto.

Il tutto a maggior ragione se in seguito – ovviamente se i numeri dei contagi lo permetteranno- si riapriranno addirittura cinema e musei come richiesto dal Ministro Franceschini alla notizia degli stadi aperti a una parte di pubblico nel corso degli Europei di Calcio.

Le aperture del Ministro Speranza

Una prima apertura sembra provenire dalle dichiarazioni del Ministro Speranza a Porta a Porta  parlando delle possibili aperture nel mese di maggio:

“è lecito aspettarsi delle riaperture”, sottolineando che “l’ipotesi di lavorare in modo particolare sull’aperto personalmente mi convince molto visto che tutti i dati indicano che all’aperto c’è una minore possibilità di contagio e quindi credo che la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività all’aperto”.