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Fine dello stato di emergenza, cosa cambia senza la proroga

Stato d'emergenza

Dallo smart working alla cabina di regia, tutti i cambiamenti in caso di mancata proroga dello stato d'emergenza.

La data che porta alla scadenza dello stato d’emergenza si avvicina sempre di più e, stando alle dichiarazioni di molti politici e tecnici, tale condizione non dovrebbe essere prorogata. Lo stato d’emergenza è entrato in vigore il 31 gennaio 2020 con il governo Conte bis ed ha inevitabilmente cambiato e caratterizzato le nostre vite in questi due anni. Vediamo cosa cambierebbe invece se lo stato d’emergenza non dovesse essere prorogato.

Fine dello stato d’emergenza: come cambia il lavoro

Lo smart working è ormai il metodo di lavoro più diffuso in Italia dal 2020. Dal mese di aprile 2022 si potrebbe tornare alla normalità nel caso in cui non ci dovesse essere una regolamentazione del lavoro da casa tra azienda ed individui, soprattutto nel settore privato. Nel pubblico, il ministro Brunetta, aveva già pensato di far tornare in ufficio i dipendenti statali rendendo il lavoro da casa un caso eccezionale. Alcune aziende potrebbero prevedere la modalità ibrida, ossia alternanza casa e ufficio.

Sanità ed obbligo vaccinale

A cambiare da aprile 2022, sarà sicuramente la gestione sanitaria. La fine del periodo d’emergenza darebbe nuovamente alle Regioni il loro potere sulla sanità, compresa la gestione della campagna vaccinale. Probabile addio anche agli hub vaccinali, per favorire altre attività mediche. Come riporta il Corriere, dal 15 giugno 2022, potrebbe anche non essere prorogato l’obbligo vaccinale per gli over 50.

Addio alla cabina di regia e ai Dpcm

Commissario straordinario, Comitato tecnico scientifico e cabina di regia sono i termini più diffusi nel linguaggio politico da due anni a questa parte. Da aprile 2022, con la probabile fine dello stato d’emergenza ci sarà la fine sia del commisario, sia del Cts sia della cabina di regia. Si metterà fine inoltre anche allo strumento del Dpcm, ampiamente utilizzato dal 2020.