Finti matrimoni in provincia di Caserta e affari d’oro grazie alla “maga dei promessi sposi”, con una barista che secondo i media aversani sarebbe stata sposata 5 volte. Per quell’indagine sono finite in carcere cinque persone, poi 11 ai domiciliari e 2 con l’obbligo di dimora. A smascherare il giro una indagine dei carabinieri di Caserta sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Finti matrimoni con immigrati e affari d’oro
Gli indagati sono iscritti a registro ed a vario titolo per associazione per delinquere “finalizzata a favorire l’illecito ingresso e l’indebita permanenza nel territorio italiano di stranieri clandestini e irregolari”. Dove avrebbe operato il gruppo? A Napoli, Castel Volturno, Mondragone, San Cipriano d’Aversa e Avezzano. Ma come funzionava? Tutto farebbe capo ad una donna, la “maga dei promessi sposi”, tal “Zia Maria”, nota anche come “a bionda”. Si tratta di una 61enne residente nel quartiere napoletano di Ponticelli.
La “bionda” che gestiva la filiera delle nozze
La donna gestiva l’intera filiera dei matrimoni falsi: reperiva gli immigrati, falsificava i i documenti di residenza e gli stati di famiglia e “procacciava con la factotum le ragazze per i matrimoni, spesso indigenti e dunque bisognose”. Una di esse, tal F. R., impiegata in un bar di Ponticelli, si è sposata cinque volte.