> > Fisco: Fontana (Confindustria Puglia), 'no a condoni e a pace fiscale'

Fisco: Fontana (Confindustria Puglia), 'no a condoni e a pace fiscale'

default featured image 3 1200x900

Bari, 14 apr. (Labitalia) - Le recenti memorie che la Corte dei Conti e Banca d’Italia hanno depositato nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul Decreto Sostegni bocciano il condono fiscale perché può favorire l’evasione e genera disparità di tratt...

Bari, 14 apr. (Labitalia) – Le recenti memorie che la Corte dei Conti e Banca d’Italia hanno depositato nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul Decreto Sostegni bocciano il condono fiscale perché può favorire l’evasione e genera disparità di trattamento per i contribuenti onesti. Il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, alla luce di queste memorie e della posizione già espressa dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ribadisce la contrarietà degli industriali alla politica che promette condoni di ogni tipo che rischiano solo di danneggiare l’intero Paese in un periodo già estremamente delicato per tutto il sistema produttivo.

“I condoni fiscali e le rottamazioni non interessano al mondo delle imprese – dichiara Fontana – perché, se aiutano le imprese ormai in default, non giovano a chi lavora nella legalità e non contribuiscono certo alla crescita. Per questo, condivido pienamente le dichiarazioni della Corte dei Conti e di Banca d’Italia che ritengono sia un beneficio disorientante per coloro che tempestivamente adempiono. L’evasore può sanare ogni addebito, pagando meno e in ritardo, limitandosi a versare le imposte che erano dovute in partenza, le stesse che i contribuenti onesti hanno già versato, ad ogni scadenza stabilita”.

L’articolo 4 del decreto, come è noto, annulla le cartelle fino a 5mila euro datate 2000-2010 per tutti i contribuenti che dichiarano meno di 30mila euro, cioè la stragrande maggioranza, come fa notare anche la Corte dei Conti. “Solo la certezza e il rispetto delle regole – conclude Fontana – garantiscono alle imprese una concorrenza leale e sana. Ogni provvedimento di sanatoria ha benefici di breve termine per la casse dello Stato e costi elevati nel medio e lungo periodo”.