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Fisco: in Toscana cinquemila evasori hanno restituito i soldi

Fisco: in Toscana cinquemila evasori hanno restituito i soldi

In Toscana 5.325 evasori hanno sanato i loro debiti col fisco. 661 milioni di euro sono rientrati nelle casse dello Stato

In Toscana ben 5.325 evasori hanno usufruito della prima “voluntary disclosure” (collaborazione volontaria), la normativa varata dal governo italiano per la regolamentazione dell’evasione e il recupero di capitali. Oltre 5000 sono state infatti le istanze di rientro di capitale presentate nella sola regione toscana.

La cronaca locale fiorentina stima l’ammontare dell’operazione a circa 661 milioni di euro (il 4,20% del totale nazionale) rientrati nelle casse del fisco, grazie alla nuova normativa. In Toscana l’erario ha complessivamente recuperato 210 milioni di euro (il 5,49% del totale nazionale). Circa il 70% dei soldi riemersi dall’estero era finito in Svizzera. Sarebbero al vaglio della Procura della Repubblica altre 1100 domande di regolamentazione volontaria dell’evasione.

Voluntary disclosure bis

La “voluntary disclosure” è stata inserita nell’ordinamento tributario italiano con la legge 15 dicembre 2014 n.186. Si tratta dell’adempimento collaborativo voluto per rafforzare la compliance tra contribuenti e fisco e per attenuare il fenomeno dell’evasione fiscale. La voluntary disclosure 2017, ovvero la riapertura dei termini per presentare modello e domanda è stata stabilita con l’art. 7 del Decreto Fiscale 193/2016. Il 7 febbraio 2017 è infatti partita la “voluntary disclosure bis”, attraverso l’apertura del canale telematico dell’Agenzia delle entrate dedicato alla presentazione delle domande, che potranno essere presentate fino al 31 luglio 2017. Lo Stato si aspetta un incasso complessivo di 1,6 miliardi (3,8 miliardi furono recuperati a fine 2015) che potrebbero rientrare dagli evasori.

La normativa consente agli italiani che detengono attività finanziarie o patrimoniali non dichiarate al fisco di sanare la loro posizione, anche penale, pagando le relative imposte e le sanzioni in misura ridotta. Bisogna però specificare che tale normativa esclude solo la perseguibilità dei reati fiscali, di evasione e “derivati”, ma non di altri eventuali.

Potranno presentare domanda di voluntary disclosure 2017 all’Agenzia delle Entrate i contribuenti nel rispetto dei requisiti soggettivi e per reati fiscali commessi al 30 settembre 2016 per i quali chiedono di pagare l’importo di tasse e imposte evase ma con lo stralcio di sanzioni, interessi di mora e beneficiando del condono penale, eccetto che per i reati gravi collegati all’evasione fiscale.