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Fitness tracker: le migliori marche disponibili in rete

fitness tracker

Un utile coadiuvante per misurare le nostre attività fisiche quotidiane, e persino la qualità del sonno: alla scoperta del fitness tracker.

Fitness tracker: che cos’è

Con il termine fitness tracker si indicano quei dispositivi elettronici, generalmente indossabili – la configurazione preferita e quella con cinturino da polso, che li rende in tutto e per tutto simili a degli orologi -, preposti alla misurazione delle performance biologiche e biometriche dell’organismo umano, in particolare se posto sotto sforzo, soprattutto nell’atto di praticare uno sport o un’attività fisica ricreativa. Ormai prossimi a compiere i venti anni di età, i fitness tracker sono entrati nell’era dell’iper-efficienza unita all’iper-connettività: un fitness tracker di valore misura non solo il battito cardiaco e la frequenza respiratoria – parametri alquanto standard per questo genere di prodotti -, ma anche il tasso di sudorazione, le distanze percorse, la frequenza dei passi, la pressione sanguigna, e molto altro. Alcuni di essi possono essere indossati anche la notte, durante le ore di sonno, per misurare durata e qualità dello stesso. Altro aspetto cruciale per questo tipo di dispositivi è, come già accennato, la connettività: i fitness tracker presentano sempre una forma di connessione a distanza con dispositivi come smartphone, iPhone, tablet o iPad, per registrare i dati raccolti e/ visualizzare dettagli non sintetizzabili nel piccolo quadrante dell’apparecchio. Tuttavia, il fatto che un fitness tracker possieda tutte queste prerogative, alcune delle quali pressoché esclusive, non equivale a dire che esso sia da considerare un oggetto di lusso; al contrario, esistono fitness tracker dalle capacità performative niente affatto trascurabili, che costano non più di un pugno di euro, e possono davvero risultare accessibili a chiunque, a prescindere dalla capacità di acquisto del singolo.

E allora, fatte queste doverose premesse, nelle righe che seguono andiamo a esaminare le migliori marche di fitness tracker tra quelle disponibili online. Per ciascuna delle marche individuate, segnaliamo anche un modello specifico, a nostro parere tra i più rappresentativi della produzione aziendale di riferimento.

Fitbit

Non potevamo che iniziare dal brand che, a oggi, si propone come leader assoluto di questa peculiare genia di dispositivi. Il marchio Fitbit nasce esattamente dieci anni fa – ebbene sì, sembra un secolo, e invece era solo il 2007 – a San Francisco, nel cuore della Bay Area californiana, culla a un tempo della cultura (e soprattutto della controcultura: movimento beatnik, Berkeley e molto altro) e dell’innovazione tecnologica statunitensi (Silicon Valley a parte, ovviamente); da allora, l’azienda cui fa capo si è specializzata nella produzione di dispositivi di misurazione dell’attività fisica, specialmente in portabilità, meglio ancora se indossabili. Si può dire, infatti, che è stato proprio il modello Fitbit a costituire un pattern pressoché irrinunciabile per molti case produttrici – anche quelle di un certo nome – che si sono cimentate nella produzione di fitness tracker e altri oggetti simili; e nessuno, nemmeno potentati dal bilancio pari al PIL di uno stato di medie dimensioni (ogni riferimento a Apple è puramente voluto), può dirsi esente da quella che è, a conti fatti, un’evidente influenza operativa e a livello di design. Non senza priva di osmosi, come dimostra il prodotto che abbiamo scelto come esempio.

– Fitbit Blaze LCD

A tutti gli effetti un fitness tracker, questo dispositivo riprende un’idea di design oggi molto comune presso i produttori di dispositivi analoghi: quella della forma, e delle funzioni primarie, di un semplice orologio da polso. Un’idea, per l’appunto, semplice e al tempo stesso vincente sul mercato, dal momento che i potenziali acquirenti sembrano apprezzare – e non poco – la commistione di tecnologie di ultima generazione ed estetica vintage. L’apparecchio in questione si distingue innanzitutto per un prezzo non propriamente amichevole, e purtuttavia ampiamente giustificato dal pregio della fattura, niente affatto dozzinale. Parliamo infatti di un prodotto realizzato in acciaio inox, che promette dunque di durare praticamente in eterno: in tal senso, può essere persino considerato un investimento a lungo termine. Una varia e vasta molteplicità di funzioni, unita a una praticità di utilizzo a prova di dummies, completano un quadro assolutamente lusinghiero. Certo, vista l’entità dell’investimento richiesto, non si tratta di un dispositivo per semplici appassionati, ma chiunque faccia del fitness qualcosa di simile o affine a una professione potrebbe e dovrebbe approfittare della qualità di questo apparecchio.

TomTom

La compagnia con sede in Olanda, specializzata in prodotti per la navigazione satellitare, si lancia in un comparto di mercato adiacente, anche se non completamente affine. Lo fa con una ridotta serie di prodotti contraddistinti da grande affidabilità, nonché da una certa efficienza, figlia dell’ormai consolidata expertise dell’azienda in tema di strumenti di misurazione (ancorché impiegati in contesti differenti). Beninteso, non siamo in presenza di prodotti di gamma top, tuttavia l’affidabilità garantita da questi dispositivi si è rivelata – parere di molti recensori online – perfettamente in grado di misurarsi con le marche più prestigiose del settore. Provare per credere, come si dice in questi casi.

– TomTom Touch Cardio

Apparecchio dalla linea oblunga alquanto discutibile, per quanto estremamente consolidata nel campo dei fitness tracker, ma dall’efficienza a prova di scettico. Basta indossare questo dispositivo e provarlo per pochi minuti, per rendersi conto della qualità e della precisione garantite, per giunta senza neanche spendere cifre mastodontiche. L’uovo di Colombo? Apparentemente sì, malgrado il rovescio della medaglia, per quanto ben annidato nell’ombra, sia presente e, alla lunga, persino visibile. Parliamo della (non eccelsa) resistenza dell’apparecchio, e a tal proposito il consiglio che ci sentiamo di dare è di non esporlo a condizioni climatiche estreme, così come a variazioni di temperatura troppo repentine, mentre per quanto riguarda la pioggia non dovrebbero esserci troppi problemi. Insomma, siamo in presenza di un oggetto che rivela tutta la sua utilità soprattutto se alle prese con un uso in palestra oppure, in ogni caso, in condizioni atmosferiche inconcussamente normali. Astenersi ricercatori di esperienze di fitness estreme, dunque.

Aupalla

Poteva mancare il classico marchio cinese, spuntato letteralmente dal nulla e purtuttavia – in questo caso anche a dispetto di un nome non esattamente detentore del record di eufonia – in grado di offrire prodotti efficienti e performanti a prezzi decisamente amichevoli (per non dire quasi da discount)? Ovviamente no, e infatti dalla Cina è arrivato questo brand che è un parvenu assoluto, specializzato – questo rivela il disclaimer del sito ufficiale – non solo in prodotti per il fitness ma anche in misuratori per uso medico di qualsiasi tipo. Una strategia aziendale decisamente eteroclita, che dunque non presenta la specializzazione di altri prodotti, ma al tempo stesso riesce a fornire apparecchi di tutto rispetto. Nei limiti del range cui l’azienda si rivolge, beninteso, ovvero la zona di mercato più cheap, quella frequentata da consumatori poco attenti alla raffinatezza del prodotto, alla qualità dei materiali o alla rifinitura in termini di design, ma desiderosi semplicemente di avere al polso un fitness tracker che funzioni e non richieda una laurea in ingegneria informatica per essere settato a dovere. Vale a dire la maggior parte delle persone comuni.

– Aupalla 21BP

Con il suo stilosissimo total black, questo fitness tracker si propone come uno dei più eleganti in circolazione, anche al netto di un design complessivo che, nella migliore delle ipotesi, può essere tranquillamente classificato come derivativo. L’originalità, insomma, non sembra essere il tratto distintivo più spiccato dei prodotti di questo marchio, così come la scelta dei materiali: si veda il cinturino e parte della cassa, entrambi realizzati in silicone, e neanche della migliore qualità. Tuttavia, chi cerca un dispositivo a buon mercato, ma completo di tutte le funzioni che fanno di un fitness tracker un buon fitness tracker, può tranquillamente soffermarsi a esaminare le prerogative di questo prodotto, che dal punto di vista delle prestazioni fa valere l’assioma “tanto a poco”, e soprattutto garantisce una connettività pressoché totale (funziona egregiamente sia in simbiosi con dispositivi che montano il sistema operativo Android, sia con quelli griffati iOS). Viceversa, chi pratica jogging e affini come se dovesse sfilare alla Settimana della Moda milanese, può tranquillamente astenersi e passare oltre.

XCSource

Quando parliamo di Hong Kong, da un punto di vista strettamente formale, sempre di Cina stiamo parlando, sebbene l’ex protettorato britannico può ancora vantare uno status di regione autonoma a statuto speciale, in grado di promulgare leggi proprie e garantirsi una certa, pur relativa, indipendenza rispetto alla Mainland. È in questo contesto politico, economico e antropologico che un brand relativamente giovane come questo che vi presentiamo ora è riuscito a trovare il terreno di coltura ideale per specializzarsi e occupare con convinzione una non trascurabile fetta di mercato. Specializzato in una gran varietà di dispositivi tecnologiche, il marchio XCSource propone un discreto campionario di fitness tracker, puntando anch’esso alle tasche meno capienti. E con un miliardo e mezzo di potenziali clienti solo sul mercato interno, va da sé che affermarsi a livello globale non è impresa proibitiva per chi possiede mezzi e la giusta dose di creatività.

– XCSource AC493

Anche questo modello che vi proponiamo è un total black, ma di esso esistono anche variati in colori piuttosto accesi e sgargianti. La fattura e il design, poi, non si discostano molto dal prodotto Aupalla sopra descritto. Anche qui, infatti, ci troviamo al cospetto di materiali un po’ di risulta e di una tecnologia tanto semplice quanto efficace. Inutile nascondersi, il grande punto a favore di questo prodotto è il prezzo, o meglio, il rapporto tra questo e la qualità complessiva, che possiamo definire come più che discreta. E anche in questo caso, vale la pena specificare che si tratta di una ben precisa strategia di mercato, volta a massimizzare le rendite e minimizzare gli investimenti. Quanto basta, insomma, per fare in modo che i non atleti professionisti farebbero bene a prenderli in considerazione.

Jawbone

Avremmo potuto riservare uno spazio d’onore a qualche altro marchio iperconsolidato (tipo Huawei, marchio molto attivo in questo specifico comparto di mercato), ma preferiamo dare spazio a questa compagnia relativamente giovane (meno di dieci anni di vita), con sede anch’essa a San Francisco, che in poco tempo si è imposta a suon di prodotti economici e al tempo stesso dalle alte prestazioni. Si potrà obiettare: sì, ma non è la sola caratteristica da prendere in considerazione. Infatti, Jawbone mostra di possedere anche le altre: vale a dire, ricerca, passione e sensibilità nei confronti degli inevitabili bradisismi del mercato. Di seguito, il prodotto che tra quelli usciti dalle fabbriche Jawbone risponde alle caratteristiche sopraelencate.

– Jawbone UP2

Dalle linee talmente minimal da indurre gli osservatori distratti a confonderlo con un semplice braccialetto argentato, questo fitness tracker si colloca con orgoglio nel novero dei prodotti di fascia media. Cinturino e cassa in gomma e alluminio anodizzato, elegante pur nella sua modesta appariscenza, ha il solo difetto di necessitare obbligatoriamente di uno smartphone configurato a dovere per visualizzare i risultati delle sue misurazioni. È infatti sprovvisto di quadrante, caso più unico che raro per un fitness tracker. Un evidente handicap, che se da un lato compromette in parte la fruibilità, dall’altro non inficia minimamente la qualità globale del dispositivo. E chi non ha fretta di visualizzare un risultato immediato delle analisi effettuate dal fitness tracker potrà forse dire di aver trovato il dispositivo che fa per lui.