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Flash Mob Asi alle vele di Calatrava, Barbaro 'il più grande spreco ai danni dello sport italiano'

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Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - Questa mattina un gruppo di dirigenti e atleti dell’Asi, con il Presidente regionale Roberto Cipolletti, ha esposto due striscioni con la scritta ‘Roma e lo sport meritano rispetto’ sulla recinzione del cantiere delle Vele di Calatrava a Tor Vergata pe...

Roma, 14 ott. – (Adnkronos) – Questa mattina un gruppo di dirigenti e atleti dell’Asi, con il Presidente regionale Roberto Cipolletti, ha esposto due striscioni con la scritta ‘Roma e lo sport meritano rispetto’ sulla recinzione del cantiere delle Vele di Calatrava a Tor Vergata per protestare contro questo sperpero infinito fatto ai danni dello sport romano e nazionale e per proporre una soluzione al futuro sindaco di Roma.

“Con questa manifestazione in un luogo simbolo dello spreco ai danni dello sport vogliamo denunciare la mancanza di programmazione e infine l’abbandono e il menefreghismo delle istituzioni locali”, ha dichiarato Claudio Barbaro, senatore di Fdi e Presidente di Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane.

“Il luogo simbolo sono le Vele di Calatrava nella città dello sport a Tor Vergata, il più grande spreco di denaro pubblico che una amministrazione capitolina abbia mai fatto in pregio allo sport e alle attività sociali. Fu infatti il Sindaco Veltroni nel 2005 a commissionare quest’opera che doveva servire per i Mondiali di Nuoto del 2009, ma che in realtà Alemanno nel 2008 ereditò senza risorse e senza il tempo di completarla per l’evento cui era destinata. Dopo Alemanno, che comunque completò la chiusura della volta è la inserì tra le opere previste per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020, nessun sindaco ha mai cercato le risorse (circa 600 milioni più le altissime spese di gestione) per completare l’opera, né si è posto il problema di una destinazione alternativa.

“Tutto questo spreco -ha detto ancora Barbaro- grazie solo alle scelte sbagliate e demagogiche di un’Amministrazione di sinistra. L’Asi propone non di smantellarla come ha chiesto Calenda (operazione comunque costosa) ma di darle immediatamente una nuova destinazione compatibile con le risorse a disposizione. Promuovendo un concorso pubblico di idee per il completamento delle opere e la ricerca di un partner commerciale per la gestione della struttura. Sicuramente non dovrà, per nessun motivo, rimanere un monumento al fallimento di questa città agli occhi di tutti coloro che vengono a visitarla”.

Presenti al Flash mob anche i dirigenti romani di Fratelli d’Italia Alessandro Cochi e Giorgio Ciardi e i rappresentanti del Municipio VI.