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Mafia: boss Graviano accusa ancora Berlusconi 'Non ha rispettato patti con noi'/Adnkronos (3)

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(Adnkronos) - E alla domanda del pm Lombardo che gli chiede se "già prima dell'aprile 2016 aveva provato a fare arrivare un messaggio all'ex premier Berlusconi", Graviano replica: "Sì. A me interessava che venissero rispettati gli impegni presi con i creditori ...

(Adnkronos) – E alla domanda del pm Lombardo che gli chiede se "già prima dell'aprile 2016 aveva provato a fare arrivare un messaggio all'ex premier Berlusconi", Graviano replica: "Sì. A me interessava che venissero rispettati gli impegni presi con i creditori che avevano il 20 per cento della società". Ribadisce anche, come già detto nella scorsa udienza, che esisteva persino una "scrittura privata" che avrebbe provato quegli affari tra Berlusconi con il nonno materno. Dice poi di "essere innocente" e di non avere nulla a che fare con le stragi mafiose. "Io sono stato arrestato per un progetto che è stato voluto da più persone. È dimostrato dal fatto che ogni giorno ricevevo visite, e non so se venivano registrato. C'erano carabinieri, poliziotti. E alla fine mi hanno detto: 'Ora l’accuseremo per tutte le stragi d'Italia, da qui non uscirà più'. E così è stato. E suboto dopo ho ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare di Roma". Insomma, secondo Graviano non si cercava il colpevole, ma "un colpevole". E sottolinea ancora: "Non ho fatto le stragi, sono innocente, ho una dignità, non dico bugie".

E parla di Marcello Dell'Utri, che secondo la Corte di Cassazione sarebbe stato il 'garante', almeno fino al 1992, tra Berlusconi e Cosa nostra. "Perché lo hanno condannato? Perché Berlusconi ha tradito anche Dell’Utri con le leggi che sono state approvate. Le leggi che hanno danneggiato noi, hanno danneggiato anche Dell’Utri".