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Governo: Scalfarotto non si dimette, 'circostanze delicate, raccolgo invito Iv' (2)

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(Adnkronos) - "Ieri pomeriggio -riferisce Scalfarotto-, senza alcuna previa consultazione, il ministro Di Maio mi ha inviato per lettera copia del suo decreto, già firmato e definitivamente inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, con il quale mi ha assegnato le deleghe da eser...

(Adnkronos) – "Ieri pomeriggio -riferisce Scalfarotto-, senza alcuna previa consultazione, il ministro Di Maio mi ha inviato per lettera copia del suo decreto, già firmato e definitivamente inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, con il quale mi ha assegnato le deleghe da esercitare nella mia qualità di Sottosegretario di Stato degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: Europa esclusa la Russia, Politiche commerciali (si tratta di tutto ciò che riguarda dazi e barriere al Commercio), adozioni internazionali".

"Ad altro collega sono state invece affidate le 'questioni relative alle imprese', la promozione degli scambi, l’attrazione investimenti, la supervisione della vendita di armamenti e prodotti 'dual use', spazio e aerospazio, energia, innovazione e ricerca, mare e ambiente (oltre all’Asia, Cina esclusa). Il Ministro ha invece tenuto per sé – non attribuendo, a suo dire provvisoriamente, le relative deleghe – tra l’altro: fiere, missioni di sistema e la vigilanza su ICE, SACE/SIMEST e Invitalia, con la responsabilità di tutti i fondi promozionali che queste società gestiscono".

"Stanti così le cose, e non avendo avuto la possibilità di discutere preventivamente la questione, ho solo potuto reiterare telefonicamente in modo molto franco al Ministro le considerazioni che avevo avuto già occasione di esporgli in numerose circostanze precedenti, private e pubbliche. Tralasciando il fatto che questa ripartizione rinnega gli accordi assunti al momento della formazione del governo (il che non depone mai favorevolmente per la solidità di una coalizione), ho spiegato al Ministro ancora una volta perché considero un errore gravissimo frazionare le competenze del Commercio internazionale privando le aziende che esportano e le nostre fiere – già in gravissime difficoltà a causa del CoronaVirus – di una interlocuzione unitaria con il governo, soprattutto nel momento di passaggio di queste delicate competenze dal MISE al Ministero degli Esteri".

(segue)