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Sicilia: Ance, 'stanziare più fondi per infrastrutture' (2)

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(Adnkronos) - Il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone, ribadisce che “occorre investire molto di più in opere pubbliche, ma non basta stanziare fondi e bandire gare d’appalto, se poi la macchina burocratica non è efficiente e i cantieri non si aprono”. In proposi...

(Adnkronos) – Il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone, ribadisce che “occorre investire molto di più in opere pubbliche, ma non basta stanziare fondi e bandire gare d’appalto, se poi la macchina burocratica non è efficiente e i cantieri non si aprono”. In proposito, l’Osservatorio dell’Ance Sicilia evidenzia i progressi fatti, così come il tanto che manca. Nel periodo 2018/2019, su 219 gare di competenza regionale per 288mln, ne sono state aggiudicate nei sedici mesi successivi solo 115 per 184mln, con una perdita per il mercato di 104mln. Guardando poi alle 1.407 gare bandite complessivamente nel 2018 da Stato, aziende pubbliche, Regione ed enti locali per 1,4mld di euro, ben 1.200 gare, l’85,28%, per 1,14mld non risultano aggiudicate nei sedici mesi successivi. Dal 1999 al 2018 sono 5.877 le gare pubblicate sulla Gurs per 6mld e 91mln di cui non risulta l’aggiudicazione nei sedici mesi successivi.

“In più si pensi – aggiunge Cutrone – che ci sono altri 5mld stanziati per opere cantierabili censite da Ance Sicilia e che da anni non vengono appaltate”. Cutrone lancia l’allarme anche alla luce dei recenti annunci del governo nazionale relativi alle infrastrutture del “Piano per il Sud 2030” e alle opere che saranno sbloccate dai provvedimenti economici per fronteggiare l’emergenza coronavirus: “Spero che una maggiore qualificazione e competenza delle stazioni appaltanti – conclude il presidente di Ance Sicilia – e un controllo dei loro risultati, come quello attuato dal governo regionale sugli Urega, possano contribuire a migliorare l’attuale stato dell’edilizia siciliana, considerato che a fine 2019 il comparto ha visto appena 1.786 imprese attestate Soa, con una perdita nell’ultimo anno di altre 53 importanti realtà produttive”.