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La chemio ai tempi del coronavirus: "Medici bravissimi ma c'è timore di contagi'

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Palermo, 9 mar. (Adnkronos) - "La tensione è palpabile, i medici sono bravissimi e gentili. Però senti che hanno il timore del contagio. Perché se qualcuno di loro va in quarantena, saltano tutti i nostri protocolli. E sarebbe una catastrofe per noi malati di tumore". ...

Palermo, 9 mar. (Adnkronos) – "La tensione è palpabile, i medici sono bravissimi e gentili. Però senti che hanno il timore del contagio. Perché se qualcuno di loro va in quarantena, saltano tutti i nostri protocolli. E sarebbe una catastrofe per noi malati di tumore". A parlare è Giorgia Butera, una sociologa palermitana, attivista dei diritti umani e Presidente di Mete onlus, che dallo scorso anno combatte contro un tumore. In questi giorni deve recarsi ogni giorno in ospedale per chemio e radio.

"Oggi sono stata in ospedale dalle 8 alle 15.30 – racconta Giorgia all'Adnkronos – Non accede più nessuno se non i pazienti in cura. Un crescendo di richiami, disposizioni urgenti. Hanno mandato via chiunque fosse in visita. Hanno praticamente sospeso le visite". Tutti indossano, ovviamente, la mascherina.

"L'oncologo veniva a fare continue raccomandazioni sulla cautela – dice ancora Giorgia Butera, ideatrice di tante campagne per i diritti dell'infanzia e delle donne – C'è molta tensione tra di loro. Ho fatto pure la radio con la mascherina, da sola. I medici sono preoccupati perché se dovesse accadere a qualcuno di loro di risultare positivi al Coronavirus, salterebbero i nostri protocolli. Così, le cure".