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Coronavirus: sindaco Villafrati, 'Istituzioni vicine, stop caccia all'untore'

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Palermo, 24 mar. (Adnkronos) - "Le Istituzioni stanno facendo tutte la loro parte e sono vicine alla nostra comunità. Sono in costante contatto con l’assessore regionale alla Sanità, con tutto il personale dell’assessorato e con i vertici dell’Azienda sanitaria p...

Palermo, 24 mar. (Adnkronos) – "Le Istituzioni stanno facendo tutte la loro parte e sono vicine alla nostra comunità. Sono in costante contatto con l’assessore regionale alla Sanità, con tutto il personale dell’assessorato e con i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale. Stamani ho sentito anche il prefetto che mi ha assicurato la massima attenzione". Franco Agnello, sindaco di Villafrati, il Comune del Palermitano da oggi dichiarato dal governatore siciliano, Nello Musumeci, zona rossa, non si stacca un minuto dal telefono. "Squilla in continuazione da stamattina, è una giornata complicata", dice all’Adnkronos. Dopo i 70 tra degenti e operatori della casa di riposo per anziani risultati positivi al Covid-19, la piccola cittadina di 3.300 anime è da oggi isolata. Non si entra e non si esce nella Codogno siciliana, presidiata dai carabinieri e dagli elicotteri.  

Ieri su Facebook il primo cittadino aveva annunciato a tarda notte la notizia. "Per evitare che i miei concittadini si facessero prendere dal panico", spiega oggi, assicurando che la "situazione è sotto controllo". "Qui c’è un grande senso di responsabilità, rispetteremo le regole come abbiamo fatto sino a ora". E ai propri concittadini che in queste ore temono per l’approvvigionamento dei beni di prima necessità, il sindaco spiega: "Sino a pochi minuti fa ho avuto ampie rassicurazioni: non ci saranno limitazioni al trasporto delle merci".  

Nella cittadina del Palermitano c’è stato un "numero consistente" di rientri dal Nord Italia ma "abbiamo attivato subito una linea rigida – dice Agnello -. C’è stato un grande senso di responsabilità da parte dei cittadini, tutti si sono auto-registrati e posti in isolamento. Molti lo hanno fatto prima ancora che con i decreti governativi risultasse un obbligo". Una rigidità che secondo il sindaco ha consentito di contenere la diffusione del virus.