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Coronavirus: in aumento prodotti e consumi italiani tra scaffali Gdo

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Milano, 3 apr. (Adnkronos) - Il coronavirus trasforma la grande distribuzione e aumenta il peso tra gli scaffali di merce di provenienza italiana, che arriva a superare nell'ortofrutta il 90% dei prodotti. Insieme a questo, cambia anche la sensibilità dei consumatori, che iniziano a pred...

Milano, 3 apr. (Adnkronos) – Il coronavirus trasforma la grande distribuzione e aumenta il peso tra gli scaffali di merce di provenienza italiana, che arriva a superare nell'ortofrutta il 90% dei prodotti. Insieme a questo, cambia anche la sensibilità dei consumatori, che iniziano a prediligere il Made in Italy. Non è solo una questione di maggiore disponibilità ma anche di scelta dei responsabili commerciali delle catene di supermercati: Confagricoltura stima un -80% di export dell'ortofrutta dall'inizio dell'emergenza sanitaria e sostenere i prodotti italiani è ancora più dirimente in questo momento di difficoltà. Nei negozi Coop e Conad, ad esempio, dove i prodotti dell'agricoltura Made in Italy sono già la stragrande maggioranza, tra le cassette, le percentuali sono aumentate ulteriormente.

"L’agricoltura italiana era ed è la base dei nostri assortimenti. Era il 90% prima è al momento rimane su questi livelli, anzi su alcuni mercati in crisi da coronavirus come le fragole abbiamo scelto già da due settimane di vendere esclusivamente fragole italiane e non, come si fa normalmente e come ancora altri competitor fanno, anche quelle spagnole", spiega Claudio Mazzini, responsabile commerciale freschissimi Coop Italia. Anche da Esselunga fanno sapere che se fino a ieri il 90% dell'ortofrutta era già di provenienza italiana, questa percentuale "è in forte aumento, con la sola eccezione dei prodotti esotici", dalle banane agli ananas.

E' Carreofur Italia, che invece, pone l'accento sull'attenzione "maggiore" dei clienti "nei confronti della provenienza dei prodotti, che si traduce in un aumento dei consumi di origine italiana", spiegano dal gruppo, che in generale "da sempre privilegia l’approvvigionamento di prodotti italiani, che rappresentano l’85% della proposta all'interno dei punti vendita in tutto il Paese". Il problema, semmai, riguarda l’approvvigionamento di queste settimane: avere merce dall'estero è diventato più difficile. "Riscontriamo – sostiene Carrefour Italia – un rallentamento del transito della merce e maggiori difficoltà di reperimento di materie prime provenienti dall’estero, ma garantiamo comunque il riassortimento regolare dei nostri punti vendita".

Per quanto riguarda i consumi, sono di oggi gli ultimi aggiornamenti di Nielsen: nella settimana dal 23 al 29 marzo ha evidenziato un rallentamento in termini di crescita delle vendite nei supermercati, ferma a +2,7%. E' proseguito l'effetto 'dispensa' su caffè macinato (+21,4%), conserve di pomodori (+52,9%), conserve animali (+16,7%), pasta (+19,3%), biscotti (+14,6%); i comparti non alimentari iniziano a registrare trend di crescita più lenti, con l'eccezione di carta casa (+40,5%) e carta igienica (18,6%). Sempre buono l'andamento degli ingredienti base con le farine (+212,7%), con fatturato triplicato rispetto al 2019), le uova di gallina (+5,4%), il burro (+85,9%), lo zucchero (+55,2%), il mascarpone (+99,6%), il lievito di birra (+226,4%) e la margarina (+78%). Continuano anche i trend positivi di vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).