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Coronavirus: Sovrintendente Massimo Palermo, 'grande sofferenza, nulla sarà come prima' (3)

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(Adnkronos) - Nelle ultime settimane si è poi verificato un vero e proprio fenomeno, moltissimi abbonati hanno deciso di non chiedere il rimborso. Ed è nato un hashtag: "Iononvoglioilrimborso". "E' una iniziativa bellissima nata dal basso - spiega il Sovrintendente ...

(Adnkronos) – Nelle ultime settimane si è poi verificato un vero e proprio fenomeno, moltissimi abbonati hanno deciso di non chiedere il rimborso. Ed è nato un hashtag: "Iononvoglioilrimborso". "E' una iniziativa bellissima nata dal basso – spiega il Sovrintendente – giuro di non fatto nulla. Alcuni ci scrivono: "E' giusto che ve li lasci, perché il teatro ci manca e così ci sentiamo vicini", oppure perché abbiamo fatto la web tv "che ci permette di restare sempre in contatto". Adesso "è una vera e propria valanga – spiega Giambrone – ne ricevo una decine al giorno. E ci sono molti giovani, c'è un fenomeno di under 35". "Questo è un grande messaggio che io, mi auguro, il pubblico sappia cogliere, cioè che i teatri servono".

Già sono saltati alcuni spettacoli importanti, come il Nabucco. E ne salteranno anche altri. "Non possiamo provare senza sapere se si va in scena", spiega il Sovrintendente. "Siamo impegnati in un continuo riprogrammare, ma è un esercizio di stile". Però, siccome "ci auguriamo che in estate dovremmo essere in qualche modo attivi, stiamo pensando a una programmazione estiva che riempia le serate della città, se sarà possibile. Il tutto nelle condizioni di sicurezza che ci saranno". E, con ogni probabilità, salterà anche la tournee del Teatro Massimo in Giappone prevista a giugno. Il danno economico per il Teatro "è molto importante, al 3 aprile era stimato per tutte le fondazioni di circa 15 milioni di euro per mancati ricavi. E salirà ulteriormente".

Poi, Giambrone si ferma e sussurra: "Il teatro è sempre stato un luogo di confronto e condivisione, adesso sembra un luogo pericoloso e contagioso, o rischia di sembrarlo…". Si preoccupa anche per i turisti che "per molti teatri sono l'essenza stessa, penso a Verona o a Venezia, ma anche Palermo. Quando torneranno? Noi subiamo anche questo effetto negativo, eravamo molto felici di avere intercettato una buona fetta di turisti". Insomma sono "ricadute drammatiche". Francesco Giambrone è costretto allo smartworking, ma non nasconde di non sopportarlo e cita Renzo Piano con il suo "ping pong della creatività". "Come puoi avere creatività con Skype?" dice. Però, per ora non ci sono alternative. In attesa di tempi migliori.