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Coronavirus: Gelmini, 'giudicheremo decreto nei fatti, scudo penale per banche'

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Roma, 7 apr. (Adnkronos) - “Il decreto liquidità andrà giudicato dalla sua applicazione, dai risultati concreti che produrrà: 200 miliardi sono una cifra importante e necessaria per salvare le nostre imprese, le partite Iva, i lavoratori autonomi. Noi avevamo già pr...

Roma, 7 apr. (Adnkronos) – “Il decreto liquidità andrà giudicato dalla sua applicazione, dai risultati concreti che produrrà: 200 miliardi sono una cifra importante e necessaria per salvare le nostre imprese, le partite Iva, i lavoratori autonomi. Noi avevamo già presentato degli emendamenti al ‘Cura Italia’, bastava approvare quelli senza bisogno di fare un nuovo decreto. Il governo, invece, ha scelto un’altra strada: l’importante è che si metta in quarantena la burocrazia”. Lo ha affermato Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervenendo a Radio InBlu.

“Ad oggi -ha aggiunto l'esponente azzurra- capitava che molti imprenditori andavano in banca, e la banca apriva una pratica legata alla solvibilità e al merito di credito, e quindi di fatto non c’era un automatismo per i prestiti. Gli imprenditori non hanno ricevuto finanziamenti per poter mantenere i posti di lavoro e tenere vita le loro azienda. Adesso i soldi ci sono e c’è la garanzia dello Stato, questo è un passo avanti. Bisogna però evitare quelle lungaggini, quei lacci e lacciuoli della burocrazia che rischiano di rallentare il processo di aiuto per le imprese italiane. Su questo occorre dare una sorta di scudo penale alle banche, perché se le banche avranno paura di erogare il credito, se avranno paura della burocrazia o di incorrere in responsabilità, il rischio è che il meccanismo si fermi”.