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Università: Uil, 'bene Manfredi su 10mila ricercatori in 5 anni'

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Roma, 15 apr. (Adnkronos) - "Come Uil non possiamo non concordare, innanzitutto, con l’annunciato programma di immissione di 10 mila nuovi ricercatori in 5 anni nei nostri atenei (di cui 1600 entro la fine del 2020) e con il richiamo ad un sempre maggiore rapporto tra Alta Formazione, Ric...

Roma, 15 apr. (Adnkronos) – "Come Uil non possiamo non concordare, innanzitutto, con l’annunciato programma di immissione di 10 mila nuovi ricercatori in 5 anni nei nostri atenei (di cui 1600 entro la fine del 2020) e con il richiamo ad un sempre maggiore rapporto tra Alta Formazione, Ricerca e ricadute innovative sul sistema produttivo, industriale e dei servizi”. E’ Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, a commentare le dichiarazioni del Ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.

"Il ministro sicuramente si rende conto che la credibilità, specie in tempi di emergenza come quelli che stiamo vivendo, esige non solo chiarezza degli obiettivi ma anche condivisione, praticabilità e concretezza dei percorsi. Il sindacato chiede, pertanto, di essere partecipe e protagonista del rilancio e rinnovamento di cui parla il Ministro Manfredi. Per questo siamo disponibili ad un confronto sulle risorse finanziarie reali", aggiunge.

Per il sindacato il tavolo dovrebbe disegnare gli interventi che consentano di "garantire la ripresa delle attività , in particolare nella cosiddetta fase 2 della attuale emergenza, sulla reale volontà del Governo di operare quel processo di ringiovanimento e rafforzamento necessario al corpo docente dei nostri atenei, a cominciare dalla revisione profonda dei meccanismi della 240/2010 che hanno creato un insostenibile precariato, ritardato in maniera abnorme e bloccato per tanti ricercatori i percorsi di accesso alla docenza". In questa direzione, conclude, si impone una iniziativa forte del Governo per indirizzare ad un comune obiettivo le diverse iniziative già da mesi in atto in Parlamento.