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Coronavirus: sindaco Lampedusa, 'navi di accoglienza altrove ma non qui dove servono'

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Palermo, 19 apr. (Adnkronos) - "I 32 migranti arrivati stanotte a Lampedusa sono stati trasferiti questa mattina in un'altra località della Sicilia. Dato che l'HotSpot dell'isola è già occupato da persone sbarcate nei giorni scorsi e poste in quarantena per l...

Palermo, 19 apr. (Adnkronos) – "I 32 migranti arrivati stanotte a Lampedusa sono stati trasferiti questa mattina in un'altra località della Sicilia. Dato che l'HotSpot dell'isola è già occupato da persone sbarcate nei giorni scorsi e poste in quarantena per l'emergenza Coronavirus, i migranti arrivati stanotte sono rimasti al Molo Favaloro assistiti da personale sanitario e delle forze dell'ordine: nessuno di loro è dunque entrato nel centro abitato". Così, il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello.

"Lampedusa vive due emergenze insieme, quella del Coronavirus e quella dei migranti – dice il sindaco Totò Martello – per quanto tempo ancora dobbiamo essere abbandonati dal governo?". "Le navi per accogliere i migranti sono altrove, ma non dove davvero servono: qui ci sono anche sbarchi autonomi, i migranti arrivano direttamente coi barchini come è successo stanotte che ne sono arrivati 32, eppure non c'è una nave di assistenza ormeggiata di fronte al nostro porto, così come chiediamo dall'inizio dell'emergenza Coronavirus. A Palermo – aggiunge Martello – dove i migranti di certo non arrivano autonomamente, c'è una nave di fronte al porto".

"Qualcuno mi spieghi perché ci si ostina a non voler assegnare una 'nave dell'accoglienza' a Lampedusa, che è il punto del Mediterraneo nel quale ce ne è più bisogno". "In questo momento il nostro HotSpot è pieno – continua Martello – abbiamo il dovere di attenerci a regole sanitarie che i cittadini di Lampedusa rispettano e che devono valere anche per i migranti". "Serve una nave, e fino a quando non ci verrà assegnata servono almeno motovedette della Capitaneria allertate per il trasferimento immediato in altre località. Qui a Lampedusa non c'è più spazio – conclude Martelllo – e non ci sono altre possibilità se non quella della nave dell'accoglienza, o dei trasferimenti immediati".