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Coronavirus: dg Fipe, 'bene stop a canone suolo ma problema sono affitti'

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Milano, 20 apr. (Adnkronos) - Eliminare il Cosap, il canone per l'occupazione del suolo pubblico, "sarebbe una cosa positiva, anche perché quando riapriremo avremo bisogno di più spazio all'esterno per garantire il distanziamento. Ma, certo, i problemi sono altri, a part...

Milano, 20 apr. (Adnkronos) – Eliminare il Cosap, il canone per l'occupazione del suolo pubblico, "sarebbe una cosa positiva, anche perché quando riapriremo avremo bisogno di più spazio all'esterno per garantire il distanziamento. Ma, certo, i problemi sono altri, a partire dagli affitti". A dirlo all'Adnkronos è Roberto Calugi, direttore generale del Fipe, la federazione dei pubblici esercizi, a proposito della proposta di abolire la tassa partita da alcuni amministratori, tra cui il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ne ha parlato ieri anche con il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

"Non è certamente la tassa più gravosa, è una tassa importante che copre un servizio che al momento non c'è. E' come la tassa sui rifiuti: a livello simbolico, visto che ci si obbliga a chiudere, le varie tasse hanno il senso di una beffa", afferma ancora Calugi. Al momento, per gli esercizi pubblici, tra cui bar e ristoranti, non ci sono indicazioni su una data per ripartire ed è difficile immaginare che si possa fare dal 4 maggio. "Vorremmo capire quando e come ci chiederanno di ripartire, la situazione è sempre più drammatica, finora risorse vere non si sono viste. Aspettiamo il decreto di aprile per capire se ci sono interventi più concreti perché le imprese non possono stare più di due mesi chiuse e poi aprire come se nulla fosse", aggiunge.

I dipendenti hanno ricevuto la cassa integrazione e gli imprenditori che l'hanno chiesto i 600 euro. "Il decreto liquidità ha stanziato garanzie al 100% fino a 25mila euro ma chiunque gestisce una microimpresa sa che servono al massimo per pagare le tasse di maggio, dopodiché serve qualcosa di concreto sugli affitti, è incredibile che nessuno se ne occupi. Basta pensare ai costi degli affitti a Roma e Milano, come fai a rientrare? E' impensabile", conclude.