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Como: operazione 'Orazio', tra arrestati funzionario Agenzia Entrate (2)

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Milano, 19 mag. (Adnkronos) - I reati contestati coprono un arco temporale dal 2012 al 2019. La misura cautelare degli arresti domiciliari ha raggiunto anche un ex alto funzionario: "l’ex capo settore gestione delle risorse, amministrazione del personale, contenzioso e disciplina dell&rsq...

Milano, 19 mag. (Adnkronos) – I reati contestati coprono un arco temporale dal 2012 al 2019. La misura cautelare degli arresti domiciliari ha raggiunto anche un ex alto funzionario: "l’ex capo settore gestione delle risorse, amministrazione del personale, contenzioso e disciplina dell’Agenzia delle Entrate di Milano per indebita rilevazione di segreti di ufficio e favoreggiamento", si sottolinea nel comunicato diffuso dalla procura di Como.

Se la prima fase dell'inchiesta ha portato lo scorso anno a ricostruire la rete di legami tra i funzionari dell'Agenzia delle Entrate e i professionisti di Como che pagavano per vedersi 'cancellare' i controlli o ridursi notevolmente le sanzioni previste, "con un danno enorme per la competizione sana", come ha spiegato il pm di Como Pasquale Addetto, gli arresti di oggi nascono proprio dalla collaborazione dagli ex funzionari Stefano La Verde e Roberto Leoni, già condannati dal tribunale di Como nel dicembre 2019, ma anche dalla costante collaborazione della stessa Agenzia delle Entrate e dalla "capillare attività di intercettazione" della Guardia di finanza. Un lavoro che ha permesso di ricostruire 16 episodi di corruzione, ma anche di risalire "ad operazioni fraudolente di registrazione di emissione ed utilizzo di fatture a fronte di operazioni inesistenti rese possibili dalla disponibilità dei legali rappresentanti di associazioni sportive" che avrebbe agito, secondo gli investigatori, "su richiesta dei professionisti dello studio Pennestrì".

Le dichiarazioni accusatorie rese da La Verde e Leoni sono state riscontrate: da intercettazioni telefoniche, da tabulati telefonici, messaggi, mail e whatsapp, dai documenti acquisiti presso l’Agenzia delle Entrate di Como, da un manoscritto di quattro pagine, una sorta di agendina, sequestrata a La Verde "che ha consentito di documentare gli accordi corruttivi che lo hanno visto coinvolto, si tratta dell'elenco dei professionisti che lo retribuivano con l’indicazione delle somme percepite", spiegano gli investigatori.