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Fase 3: Conte a sindacati, 'centralità lavoro emersa durante pandemia'

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Roma, 15 giu. (Adnkronos) - "Questa esperienza durissima per il nostro Paese e per gli altri Paesi ci fa capire che dobbiamo recuperare il più profondo significato della dimensione del lavoro, che investe alla radice la dimensione antropologica. Il lavoro - lo sapevano bene i costituenti...

Roma, 15 giu. (Adnkronos) – "Questa esperienza durissima per il nostro Paese e per gli altri Paesi ci fa capire che dobbiamo recuperare il più profondo significato della dimensione del lavoro, che investe alla radice la dimensione antropologica. Il lavoro – lo sapevano bene i costituenti – non è solo fonte di reddito, non è solo un fattore della produzione. Il lavoro è innanzitutto una questione di senso, di significato della vita: è lo spazio nel quale si sviluppa la personalità umana e attraverso il quale ogni persona realizza sé stessa, contribuendo – come ci ricorda l’articolo 4 della Costituzione – al progresso materiale e spirituale della società". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, aprendo l'incontro con i sindacati agli Stati generali dell'Economia.

"Proprio in queste settimane, durante le quali siamo stati costretti a chiudere molte filiere produttive, a sospendere le attività, a ridurre i contatti sociali, abbiamo sperimentato e toccato con mano la centralità del lavoro nella vita di ciascuno di noi – ha rimarcato Conte – Se nel recente passato si era affermata una visione secondo la quale i diritti sociali sono un residuo della crescita economica, questa pandemia ci invita a recuperare un’altra dialettica tra diritti e lavoro, quella che avevamo conosciuto negli anni del secondo dopoguerra, durante la grande stagione dell’espansione dei diritti, il “trentennio d’oro” dell’Occidente, come lo ha definito il grande storico britannico Eric Hobsbawm , che ha permesso a fasce sempre più ampie della popolazione di godere di benefici prima sconosciuti alle generazioni che l’avevano preceduta".