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Coronavirus: Ciriani, 'Fdi oggi assente perché informativa Conte ha offeso Parlamento'

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Roma, 17 giu. (Adnkronos) - "Fratelli d'Italia oggi ha deciso di non essere presente all'informativa del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo di venerdì, per non rendersi complice dell'ennesima e palese offesa al Parlamento". LO afferma Luca Ciriani...

Roma, 17 giu. (Adnkronos) – "Fratelli d'Italia oggi ha deciso di non essere presente all'informativa del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo di venerdì, per non rendersi complice dell'ennesima e palese offesa al Parlamento". LO afferma Luca Ciriani, capogruppo di Fdi al Senato.

"Già nel corso della riunione dei Capigruppo del Senato -aggiunge- avevo protestato con fermezza per la nuova violazione della legge 234 del 2012 riguardante le 'Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea'. Questa, infatti, prevede agli articoli 4 e 5 che il governo debba preventivamente informare e consultare il Parlamento al fine di formulare indirizzi a cui l'esecutivo deve attenersi. Il governo, invece, sostenendo che la riunione di venerdì sia soltanto un Consiglio europeo informale, cosa peraltro non vera, con furbizia ha trasformato le comunicazioni in informativa impedendo così al Parlamento di esercitare le proprie prerogative in vista di un'importante riunione, finalizzata al varo del Next Generation Eu, che è evidente a tutti, anche in questa fase negoziale, avrà un impatto sulle nostre finanze".

"Per questa ragione -ribadisce Ciriani- Fratelli d'Italia non ha partecipato alle sedute di Camera e Senato, per rivendicare il rispetto della legge e delle prerogative del Parlamento. E' inaccettabile che il presidente Conte dedichi soltanto un'oretta a Camera e Senato e due settimane per gli Stati generali. E sorprende che tutto questo sia accompagnato da un silenzio generale, sia di esponenti politici e sia istituzionali. Per questo chiedo alla presidente Casellati di farsi interprete della nostra protesta e che il Parlamento non sia nuovamente calpestato nelle sue prerogative".