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M5S: malumori su vertici per rinnovo commissioni, a rischio 4 presidenze

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Roma, 19 lug. (Adnkronos) - L'aria di guerra che si respira nel M5S tocca anche il rinnovo delle presidenze delle commissioni parlamentari, dopo la 'fumata nera' di mercoledì scorso con la maggioranza che non trova la quadra e si lascia sfuggire l'accordo. Il Movimento, ch...

Roma, 19 lug. (Adnkronos) – L'aria di guerra che si respira nel M5S tocca anche il rinnovo delle presidenze delle commissioni parlamentari, dopo la 'fumata nera' di mercoledì scorso con la maggioranza che non trova la quadra e si lascia sfuggire l'accordo. Il Movimento, che a inizio legislatura aveva fatto il pienone di presidenze aggiudicandosene ben 14, ora rischia di perderne 4 e doversi accontentare di 10 guide di commissioni. Viene infatti data per persa la commissione Esteri della Camera, ora a guida Marta Grande, ma il Pd mirerebbe ad 'accaparrarsi' anche la Giustizia. Non solo. La commissione Finanze guidata dall'ex grillino Raffaele Trano, ora al Misto, difficilmente tornerà sotto la guida pentastellata. E anche al Senato i grillini potrebbero perdere la Commissione Lavoro. Tradotto: quattro a rischio e tanto malcontento.

E' soprattutto a Palazzo Madama che si registrano nervosismi e tensioni, con il capogruppo Gianluca Perilli costretto a spiegare ai suoi, raccontano alcuni beninformati all'Adnkronos, come le cose siano cambiate: se prima si ragionava solo con un altro partito, le Lega di Salvini, nel secondo governo Conte ci sono Pd, Leu e Iv con cui dover fare i conti, dunque le condizioni sono cambiate rispetto a inizio Legislatura. Senza contare che i gruppi parlamentari del Movimento alla Camera e al Senato, tra fuoriuscite ed espulsioni, si sono 'assottigliati' notevolmente, mutando il loro peso specifico.

Ragioni che non sembrano convincere tutti. Crescono infatti i malumori verso il capo politico Vito Crimi -"sulle commissioni ci stanno asfaltando e lui dorme", lo sfogo che gira su alcune chat interne- l'uomo che avrebbe dovuto traghettare il Movimento verso una nuova fase che tuttavia, tra emergenza Covid e problemi interni, al momento non sembra delinearsi all'orizzonte. Anzi.