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Vertice Ue, Conte: "C'è stata svolta, sono ottimista"

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(Adnkronos) - "Questa notte abbiamo lavorato fino all’alba, direi che c’è stata una svolta. Dobbiamo essere ancora cauti fino alla fine, fino alla stretta finale, ma sono cautamente ottimista”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel punto stamp...

(Adnkronos) – "Questa notte abbiamo lavorato fino all’alba, direi che c’è stata una svolta. Dobbiamo essere ancora cauti fino alla fine, fino alla stretta finale, ma sono cautamente ottimista”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel punto stampa durante la quarta giornata del vertice Ue dedicato al negoziato sull'Mff 2021-27 e sul Recovery Plan.

Sulla governance "c'è stato uno scontro in questi giorni, non permetterò che un singolo paese possa vere la possibilità di un sistema di controllo e di verifica. Spetta agli organi comunitari", ha detto a Bruxelles lasciando l'hotel dove si è riposato per qualche ora prima di riprendere il negoziato in Consiglio Europeo, questo pomeriggio.

L’Italia conserverà i 170 miliardi di cui si è parlato? "Ieri per l’ennesima volta c’è stato un duro confronto. Ho spiegato che c’è un limite e non va superato, per la dignità dell’Italia e degli altri paesi che in questo momento attraversano la fase più acuta della crisi. Questo piano è stato elaborato dalla Commissione europea e se viene riempito di ostacoli operativi e di meccanismi che ne condizionano l’efficacia, non serve a nulla. Ho richiamato tutti ad un’assunzione di responsabilità, qui non stiamo scherzando e non possiamo guardare il nostro ombelico nazionale, stiamo offrendo una riposta europea".

Bisogna raggiungere un accordo "per i cittadini, per la gravità delle conseguenze di questa crisi. Non è più tempo di tergiversare. Capisco che in un quadro così complesso ci siano state incomprensioni, chiamiamole così, ma ora bisogna finalizzare il tutto. Questo piano serve a rilanciare l'Europa e a renderla più competitiva". "Mi sembra che il clima sia cambiato. Ieri sera, dopo la posizione molto più dura da parte di Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania e anche Grecia, c'è stata una svolta. A quel punto abbiamo fatto capire chiaramente che non si può pensare di portare avanti un negoziato al ribasso, ogni giorno c'è un tentativo di abbassare le poste in gioco: su questo siamo inflessibili", ha detto ancora il presidente del Consiglio.