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Sostenibilità: 'Rivoluzione idrogeno', piano in 10 mosse per farlo decollare/Scheda

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Milano, 4 ago. (Adnkronos) - 'Rivoluzione idrogeno' dell'ad di Snam Marco Alverà è un libro che spiega in 10 mosse come far decollare l’economia dell’idrogeno, elemento potente per convertire, conservare e utilizzare energia. Con un piano ambizioso, in soli c...

Milano, 4 ago. (Adnkronos) – 'Rivoluzione idrogeno' dell'ad di Snam Marco Alverà è un libro che spiega in 10 mosse come far decollare l’economia dell’idrogeno, elemento potente per convertire, conservare e utilizzare energia. Con un piano ambizioso, in soli cinque anni l’idrogeno potrebbe essere competitivo con il petrolio in molte applicazioni, senza sussidi. Governi, aziende e associazioni stanno lavorando ai loro piani per l’idrogeno.

Il piano parte dal far scendere il costo dell’idrogeno verde fino a raggiungere la parità con i combustibili fossili in molte applicazioni in cinque anni. Questo vuol dire raggiungere un costo tra i 2-3 dollari al chilo. I Paesi più avanzati nel settore come quelli europei, l’Australia, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud e Stati americani come la California e New York, ma anche agenzie e istituzioni, potrebbero dar vita a un’alleanza per stimolare il mercato. Il punto tre vede idrogeno e metano insieme: miscelare l’idrogeno con il gas naturale nelle reti esistenti, e fornire una percentuale di idrogeno agli attuali consumatori di gas naturale, è un modo per farne crescere la produzione senza bisogno di aspettare che si sviluppino i consumi specifici. Gli esperimenti di Snam, che ha miscelato prima il 5 e poi il 10% di idrogeno nella propria rete, dimostrano la fattibilità di questa soluzione.

Se l’Europa e il Giappone decidessero entrambe di miscelare il 5% di idrogeno nelle proprie reti del gas naturale, si potrebbe raggiungere una capacità installata di oltre 45 gigawatt. Immaginando di avviare questa miscelazione su larga scala nel 2020 e di arrivare al 5% nel 2030, i costi per il sistema sarebbero meno di 20 euro a persona in dieci anni, o lo 0,01% del Pil combinato, un livello significativamente inferiore a quello degli attuali incentivi europei per le energie rinnovabili. Solo l’Italia spende 12 miliardi di euro l’anno (o 200 euro pro capite) in incentivi alle rinnovabili elettriche. Basterebbe dunque miscelare il 5% di idrogeno nelle nostre reti per portare il suo prezzo a circa 2 dollari per chilogrammo.