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Csm: Bonafede, 'chi eletto in politica non torna in magistratura a vita, limiti anche a chi non eletto'

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Roma, (Adnkronos) - Con la riforma del Csm "viene accentuato e posto un confine una volta per tutte tra politica e magistratura". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al termine del Consiglio dei ministri, spiegando che non sarà possibile eleggere tra i mem...

Roma, (Adnkronos) – Con la riforma del Csm "viene accentuato e posto un confine una volta per tutte tra politica e magistratura". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al termine del Consiglio dei ministri, spiegando che non sarà possibile eleggere tra i membri laici "persone che ricoprono in quel momento o hanno ricoperto negli ultimi due anni ruoli di governo a livello nazionale o a livello regionale. Inoltre chi è stato membro del Consiglio superiore della magistratura", al termine del mandato "nel quattro anni successivi non può presentare domande per incarichi direttivi e semidirettivi", per evitare "che il ruolo di membro del Consiglio superiore della magistratura possa rappresentare in qualche modo un vantaggio".

"Finalmente si scrive nero su bianco", ha detto poi il Guardasigilli, che "il magistrato che entra in politica, ed è assolutamente libero di farlo, una volta eletto ha perso il requisito di terzietà, per questo non potrà più tornare alla magistratura a vita. Al momento della candidatura non può candidarsi nel territorio in cui esercita in quel momento o ha esercitato negli ultimi due anni". In caso di mancata elezione "si stabilisce che il magistrato non possa esercitare le funzioni nei tre anni successivi nè nel territorio in cui si è candidato, nè in quello in cui stava esercitando le funzioni al momento della candidatura. Negli altri territori non potrà esercitare le funzioni di pubblico ministero o di giudice delle indagini preliminari".

Infine i magistrati con incarichi all'interno dei ministeri e della presidenza del Consiglio "nei due anni successivi alla conclusione del'incarico non potranno fare richieste per incarichi apicali".