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Federpol a congresso, ricerca della verità nostro core business

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Rimini, 4 set. (Adnkronos/Labitalia) - E' in corso di svolgimento al Centro congressi dello storico Grand Hotel di Rimini il 63mo congresso di Federpol, la Federazione nata nel 1957 che rappresenta gli istituti di investigazione e sicurezza privata. Ha aperto i lavori il presidente nazionale, L...

Rimini, 4 set. (Adnkronos/Labitalia) – E' in corso di svolgimento al Centro congressi dello storico Grand Hotel di Rimini il 63mo congresso di Federpol, la Federazione nata nel 1957 che rappresenta gli istituti di investigazione e sicurezza privata. Ha aperto i lavori il presidente nazionale, Luciano Tommaso Ponzi, che ha sottolineato come "la ricerca della verità sia il core business di che fa parte della federazione".

"La figura dell'investigatore privato – ha detto – si affianca a quella degli avvocati, delle forze dell'ordine e della magistratura. Ma per arrivare a un riconoscimento completo della professione, che ha già avuto una svolta dal 2010 nel nostro paese, è indispensabile ottenere il tesserino ministeriale già previsto dalla legge ma non ancora dato agli investigatori".

Si tratta di avere la possibilità di essere accreditati a svolgere una serie di indagini anche presso alcune banche dati della Pa. "I nostri associati lo chiedono da oltre 10 anni -ha ricordato il presidente Ponzi – perché si sentono poco riconosciuti. E' un discorso di identità e di dignità personali. Dobbiamo avere questo primo pezzo di plastica per poi avere la possibilità di fare il nostro lavoro che è già pieno di limiti e regole”.

Il ruolo dell'investigatore privato negli anni in Italia ha assunto un valore sempre maggiore anche nella ricerca di prove e investigazione in importanti processi, per aiutare a raggiungere la verità. Nel suo intervento, l'avvocato Eraldo Stefani ha sottolineato come "in Italia ci sia un errore giudiziario ogni 8 ore e come moltissimi detenuti siano in carcere in maniera ingiusta".

Dati allarmanti che dovrebbero interessare gli organi competenti e incentivare ogni strumento e risorsa per arrivare alla verità, secondo Federpol.

"Purtroppo, non sono tanti gli avvocati lungimiranti come Stefani -ha sottolineato Ponzi- che crede fortemente nel lavoro degli investigatori in supporto degli avvocati. Devo dire che abbiamo apprezzato le parole del presidente delle Unione Camere Penali avvocato, Gian Domenico Caiazza, che ha riconosciuto e sottolineato l'importanza del nostro ruolo. Serve la conoscenza da parte del cittadino che deve sapere che l'avvocato che lo difende può avvalersi dell'investigatore privato per trovare nuove prove e avere più giustizia", ha concluso Ponzi.