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Agroalimentare: Ismea, in primi 6 mesi export a 22,1 mld (+3,5%) (3)

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(Adnkronos) - Le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani verso la Germania, primo paese di destinazione in assoluto, hanno raggiunto nei primi sei mesi del 2020 un valore pari a 3,8 miliardi di euro (il 17,1% dell’export complessivo), in aumento del 6,6% su base annua. Il comparto che...

(Adnkronos) – Le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani verso la Germania, primo paese di destinazione in assoluto, hanno raggiunto nei primi sei mesi del 2020 un valore pari a 3,8 miliardi di euro (il 17,1% dell’export complessivo), in aumento del 6,6% su base annua. Il comparto che ha mostrato maggiori incrementi è stato quello dei “cereali e derivati” (+18,6%, per 530 mln di euro di export), e più in particolare, le paste alimentari (+25,0%, per 248,5 mln di euro) e i prodotti della panetteria, pasticceria e biscotteria (+6,1%, per 160,7 mln di euro).

In netto aumento anche le esportazioni di “ortaggi freschi e trasformati” (+12,0% per 575 mln di euro), dove risulta in particolare crescita l’export di cavoli, cavolfiori ecc.4 (+35,1% per 61 mln di euro), pomodori freschi (+74,9% per 24 milioni di euro), spinaci (+26,5% per 13,7 milioni di euro), pomodori pelati e polpe (+5% per 77 milioni di euro). Sono aumentate anche le esportazioni di “frutta fresca e trasformata” (+7,7% per 533 mln di euro), con particolare riferimento alle arance8 (+32,1% per 22,2 mln di euro), ai limoni (+32,2% per 23,1 milioni di euro), e alle mele fresche (+29,7% per 143,4 milioni di euro).

Le esportazioni di prodotti agroalimentari verso la Polonia (è l’ottavo paese di destinazione nella Ue con il 2% del totale) sono aumentate del 6,1% rispetto al primo semestre dello scorso anno, arrivando a sfiorare 451 milioni di euro. In questo caso, i prodotti che hanno mostrato una dinamica più marcata dell’export sono da ricondurre al comparto degli “animali e carni” (+36% per 24,2 mln di euro), all’interno del quale gli incrementi più consistenti sono emersi per le carni bovine (+28% per 2,5 mln di tonnellate), per le carni suine e le carni di pollame le cui esportazioni sono più che raddoppiate attestandosi rispettivamente a 3,5 e 3,8 mln di euro e per le salsicce e prodotti simili (+37,5% per 4,5 mln di euro). In netto incremento, nell’ordine delle tre cifre, anche le esportazioni delle “coltivazioni industriali” che hanno raggiunto 14,7 mln di euro contro 4 mln di euro dei primi sei mesi del 2019; il segmento produttivo più performante è stato quello dei tabacchi lavorati (13,9 mln di euro contro 1,2 mln di euro del primo semestre 2019).