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Coronavirus: capo task force Palermo, 'da oggi screening massa nelle scuole, serve Piano B' (3)

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(Adnkronos) - Poi, parlando dell'enorme numero di positivi, Costa spiega: "Ci siamo resi conto che in questa in questa seconda ondata un gran numero di persone asintomatiche risultata positiva continua ad avere la solita vita di relazioni". Ecco perché da oggi inizia lo screeni...

(Adnkronos) – Poi, parlando dell'enorme numero di positivi, Costa spiega: "Ci siamo resi conto che in questa in questa seconda ondata un gran numero di persone asintomatiche risultata positiva continua ad avere la solita vita di relazioni". Ecco perché da oggi inizia lo screening di massa "a partire dalle scuole". E' stato formato in protocollo con l'Asp di Palermo. In collaborazione con l'assessora alla Scuola di Palermo, Giovanna Marano. "Faremo una serie di tamponi", spiega. L'adesione sarà "su base volontaria". Quella di oggi è uno screening pilota ma "abbiamo l'ambizione di farla in tutte le scuole, per raggiungere il maggior numero di popolazione possibile". Ma anche lo screening sui bambini "non basta" per il capo della task force. "La cosa più importante è evitare la circolazione del virus – spiega il medico – che non ha una propria mobilità, cammina sulle gambe delle persone. E se vogliamo evitare la diffusione dobbiamo evitare la diffusione delle persone". Ecco perché "va bene l'ordinanza firmata ieri dal sindaco Orlando" perché "la raccomandazione è quella di ridurre la circolazione del virus perché noi non ce la facciamo". Insomma, l'idea è di un "lockdown morbido", perché "bisogna eliminare la parte inutile per evitare di essere obbligati di rinunciare anche a cioò che è necessario".

Quindi per Costa "tutte le ordinanze che limitano la circolazione delle persone sono provvedimenti che aiutano ad evitare la diffusione del virus, qualsiasi indicazione è utile". E ribadisce l'importanza della mascherina e delle distanze sociali. Su chi parla di "terrorismo psicologico" o "dittatura sanitaria" Renato Costa ha le idee molto chiare: "E' una posizione irrispettosa delle persone che stanno veramente male e anche degli operatori che non riescono a levarsi la tuta dopo otto ore di turno e che si stanno massacrando per evitare il diffondersi del virus. Insomma è una posizione semplicemente inqualificabile".